Dopo la prima assemblea nazionale, quella di Roma, domenica scorsa, nasce anche a Bergamo il gruppo "Possibile" lanciato da Pippo Civati dopo l’uscita dal Partito democratico sulla scia dello spagnolo "Podemos". La prima uscita ufficiale in città è in programma il 1° luglio al Centro La Porta: il referente è Giovanni Gambaro, civatiano della prima ora.
Come spiega Alessandra Bianchi che ha partecipato all’assemblea nella capitale, "il nucleo fondamentale di Possibile sono i comitati locali, in rete fra loro e in contatto con altre realtà associative del territorio, che fanno capo a un coordinamento nazionale che raccolga le istanze, le esperienze e le proposte ripèroponendole a livello parlamentare, italiano e anche europeo".
Possibile intende lavorare nei prossimi mesi, con gli strumenti della democrazia partecipativa: il lavoro, la scuola, le questioni ambientali strettamente legate a quelle dell’economia sostenibile, il reddito minimo, la legge elettorale, la questione maschile, il fine vita, la liberalizzazione della cannabis e il matrimonio egualitario.
Negli intenti Possibile vuole essere "la casa comune di chi ha a cuore i valori fondamentali della sinistra, in particolare quello dell’uguaglianza, rappresentato dal segno (=) che è il cuore del simbolo".
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