“Fascisti e razzisti non hanno spazio da noi”. Con queste parole il segretario generale provinciale della Cgil Luigi Bresciani è tornato sulla polemica relativa alla sua mancata partecipazione al dibattito coi leghisti alla festa della Fiom, in programma (e poi saltato) lo scorso 20 giugno.
Il numero uno del Cgil lo ha evidenziato nel corso del suo intervento alla conferenza di organizzazione territoriale del sindacato, giornata in cui rappresentanti, operatori e attivisti sindacali si sono confrontati sul futuro dell’organizzazione e su come rispondere alle nuove sfide del mondo del lavoro.
Più precisamente, Bresciani ha affermato: “Siamo un soggetto sociale di cambiamento oltre che un sindacato. Non siamo un sindacato di mestiere, abbiamo delle idee sul mondo e dei valori. Fascisti e razzisti non hanno spazio da noi: è vero, abbiamo anche iscritti leghisti, ma non dobbiamo dimenticare che quando parliamo di lavoratori e di sicurezza, ci riferiamo prima di tutto a delle persone. E dobbiamo promuovere la costruzione di reti di solidarietà”.
Prendendo la parola prima di lui, nel corso dell’incontro, invece, Giuseppe Severgnini (Fiom Bergamo) aveva dichiarato: “Invitare un leghista può risultare un insulto per i lavoratori immigrati, ma con un maggior confronto interno si sarebbe potuto evitare di fare uno scivolone come quello di qualche giorno fa”.
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