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Città alta

Rinasce l’ex monastero di Sant’Agata del Carmine: un’estate di iniziative

Ci sono luoghi che non smettono mai di vivere: possono essere dimenticati, abbandonati, ma la loro bellezza e la loro storia persistono nel tempo. È il caso dell'ex monastero di Sant'Agata del Carmine, che grazie alla riapertura dell'antico passaggio che lo collega a via Colleoni, potrà essere visitabile da chiunque in tutta la sua bellezza.

Ci sono luoghi che non smettono mai di vivere: possono essere dimenticati, abbandonati, ma la loro bellezza e la loro storia persistono nel tempo. È il caso dell’ex monastero di Sant’Agata del Carmine, che grazie alla riapertura dell’antico passaggio che lo collega a via Colleoni, potrà essere visitabile da chiunque in tutta la sua bellezza.

Il Comune di Bergamo, in collaborazione con la parrocchia della Cattedrale e la Suntrading spa, azienda bergamasca operante nel campo della fornitura ed efficientamento energetico, ha infatti messo in sicurezza e ristrutturato il monastero.

Durante l’estate nel monastero avranno luogo molte manifestazioni del Teatro Tascabile di Bergamo e dell’associazione Contemporary Locus. Alla conferenza organizzata per l’apertura del passaggio prende per primo la parola l’assessore alla riqualificazione urbana Francesco Valesini: “La restaurazione del passaggio è estremamente importante, in quanto valorizza e rende maggiormente accessibile un luogo di rara bellezza, il cui fascino è amplificato dal fatto di essere incastonato nel cuore del tessuto storico di città alta, lontano dalle sue vie principali. La visita dell’ex monastero sarà resa maggiormente vivace ed interessante grazie alle numerose iniziative che vi prenderanno vita: dagli spettacoli del Teatro Tascabile di Bergamo, che opera qui da diverso tempo, alle manifestazioni del Contemporary Locus, giunto alla sua ottava edizione ed estremamente legato ai patrimoni della bergamasca”. Continua don Fabio Zucchelli, parroco della chiesa di Sant’Agata del Carmine: “Sono entrato subito in sintonia con l’assessore Valesini, quando mi ha proposto, attraverso la restaurazione del passaggio, di mettere il chiosco di Sant’Agata a disposizione della città intera. Tengo in maniera particolare a ringraziare non solo le associazioni che hanno partecipato all’iniziativa, ma anche a coloro che hanno contributo alla rinascita di questo luogo meraviglioso dal punto di vista pratico: parlo dei muratori, degli architetti e dei volontari che hanno preso a cuore la situazione del monastero. Spero che l’opera completata oggi serva come legante per le persone che verranno qui a fare una visita, in quanto, a mio parere, le strutture, se sono belle da guardare e da vivere, possono unire la persone, renderle più felici e più solidali tra loro”.

“L’iniziativa che viene inaugurata oggi è stata resa possibile dalla compartecipazione di svariate associazioni culturali, sia pubbliche che private. Tra le tante, importante sarà il lavoro del Teatro Tascabile e della fondazione Contemporary Locus – spiega l’assessore alla cultura Nadia Ghisalberti -. Importante è stato l’apporto dato dalla fondazione Donizetti, che ha proposto due appuntamenti in occasione della Donizetti Night. Tutte queste iniziative hanno un unico scopo, ossia quello di valorizzare questo posto stupendo ma ancora troppo poco conosciuto”.

Andrea Rondi – Stagista del liceo Lussana

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