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La denuncia

Il benzinaio di Azzano “Il mio distributore? Hanno portato via tutto”

Giuseppe Effendi, benzinaio di Azzano San Paolo "sfrattato" lo scorso marzo dall'ufficiale giudiziario mandato da Q8, denuncia: "Avevano promesso che mi avrebbero fatto una nuova proposta, ma non sento nessuno da più di tre mesi. E al mio distributore, dopo una lunga guerra, hanno portato via tutto perché non ho accettato i loro contratti vessatori".

Il distributore Shell della Cremasca è stato tristemente abbandonato. Niente prezzi esposti, niente segnalazioni, niente bancomat automatico. Persino niente pompe e niente carburante. "Ci hanno sequestrato tutto – spiega con un velo di malinconia il vecchio gestore del posto, Giuseppe Effendi -. Nel 2006 (leggi QUI) non ho accettato i contratti vessatori di Shell e da allora la compagnia petrolifera ha iniziato una guerra nei miei confronti senza esclusione di colpi". Guerra che, a quanto pare, si è conclusa lo scorso 6 marzo (leggi QUI) quando l’ufficiale giudiziario mandato da Q8 ha messo la parola fine ai lunghi tira e molla, portando lo "sfratto" a Effendi e chiudendo il distributore: "Prima hanno messo i sigilli – continua -, poi hanno strappato le pompe e infine hanno lasciato tutto nell’abbandono più totale. E io sono senza una grossa fetta del mio lavoro".

Oggi il distibutore si presenta disastrato come non mai, eppure sono tante, ogni giorno, le auto che si fermano in cerca di un rifornimento: "Perché questa è una strada di passaggio, la principale che collega il centro di Bergamo con l’aeroporto di Orio al Serio – spiega il benzinaio -. A tutti, però, devo dire di proseguire alla ricerca di altri distributori, perché nel mio non c’è nemmeno un goccio di benzina. Tutto questo è mortificante: stanno ammazzando la mia attività, più di vent’anni di duro lavoro fatto per far crescere questo posto che ora vedo morire con i miei occhi. E’ un dolore che non auguro nemmeno al mio peggior nemico. Chi mi difende ora? Praticamente nessuno: gli avvocati sono spariti, i sindacati neanche a parlarne, mentre i giudici sostengono che Q8 abbia ragione. Gli unici che mi sono stati vicini sono i vigili di Azzano San Paolo e i carabinieri di Stezzano. Loro sì che hanno dimostrato grande umanità nei miei confronti anche nel giorno dello sfratto, che ricordo come un incubo vero e proprio".

Cosa succederà ora a Effendi e alla sua attività? "Non ne ho idea – racconta -. La mia speranza è che Q8 mi possa fare una proposta nuova, come promesso dai suoi legali davanti all’ufficiale giudiziario, ma più passa il tempo e più le mie speranze vanno scemando. Io oggi campo con il lavoro che mi dà la mia officina, ma come ho già detto senza il distributore perdo una grandissima fetta del mio fatturato: il grosso arrivava da lì, prima della ‘guerra’. E in tempi come questi non me lo posso permettere".

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