Luigi Bresciani, il segretario provinciale della Cgil, non ci sarà. Non intende partecipare al dibattito sulle pensioni in programma sabato 20 giugno all’interno della festa della Fiom (leggi il programma).
"Nessuna polemica, per carità – sottolinea il leader della Camera del lavoro di Bergamo – solo non ritengo opportuno, e con me la segreteria della Cgil lombarda oltre a quella orobica, che in questo particolare e delicato momento si inviti a una nostra festa a discutere di pensioni anche un esponente della Lega Nord".
Perché inopportuno? "Per due motivi politici – prosegue Bresciani – il primo è la posizione dei leghisti sull’immigrazione e il secondo, forse anche più grave, l’alleanza che il Carroccio ha stretto con il Front National, al parlamento europeo, un’alleanza di estrema destra, che c’entra con la Cgil?".
Un pretesto per polemizzare in realtà con la "vostra" Fiom? "No, assolutamente, tant’è vero che domenica sarò lì alla festa al Lazzaretto insieme a Maurizio Landini".
Dal canto suo Mirco Rota, segretario regionale dei metalmeccanici della Cgil, tra i promotori della festa al Lazzaretto, non legge alcun motivo di inopportunità: "Siamo abituati a confrontarci con tutti, sia con le forze di sinistra che con quelle di destra perché siamo un sindacato autonomo, indipendente dai partiti e quindi, soprattutto sui temi che riguardano il lavoro, ci pare giusto dibattere con tutti. E al tavolo sabato sera ci saranno esponenti della Lega, dei 5 stelle, di Sel e del Partito democratico".
Mirco Rota ribadisce il giudizio estremamente differente tra Fiom e Lega sulle politiche migratorie, "ma quando parliamo di mondo del lavoro, di lavoratori, di pensioni, di jobs act, mi sembra doveroso un confronto, pur aspro, ma allargato a tutti".
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