Bergamo e i giovani, un connubio non sempre vincente e spesso sotto esame. Lunedì 15 giugno il Consiglio comunale ha approvato il regolamento che impone misure restrittive ai negozi e ai locali di Borgo Santa Caterina scatenando polemiche e discussioni. Ma cosa ne pensano i giovani bergamaschi di queste nuove norme? Bergamo è una città che si muove per i suoi ragazzi oppure no? Noi l’abbiamo chiesto direttamente a loro, giovani e un po’ meno giovani.
"Eccezion fatta per il periodo estivo – raccontano Giulia e Anna, due ragazze sulla ventina – Bergamo non è una città per i giovani, in quanto tutte le discoteche sono situate al di fuori del centro e iniziative interessanti come ‘Bergamo Balla’ o le varie notti bianche, vengono proposte troppo di rado. Inoltre, va tenuto in considerazione il fatto che tutti i locali di Santa Caterina, a seguito del regolamento approvato nel Consiglio di lunedì 15, dovranno chiudere entro la mezzanotte e mezza, fatto che rende ancora più monotona la vita in città".
La cittadina Marisa Sirtoli, invece, afferma: "I giovani non possono trovare in Bergamo una città totalmente adatta alle loro esigenze, in quanto le iniziative specifiche per loro, sia legate allo svago che alla cultura, sono troppo poche. I soli locali situati nel centro non sono più sufficienti, anche perché, come nel caso di Borgo Santa Caterina, sono allocati in zone ricche di abitazioni, fatto che favorisce il conflitto tra i residenti e i commercianti".
Interessante è stata la testimonianza di Francesca Ariani e Martina Mazzola, 22 e 23 anni, commesse presso un’attività commerciale in centro a Bergamo: "
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