"E’ stata un’esperienza terribile, da dimenticare". Il giorno dopo l’incendio alla casa alloggio Deinos di Fiobbio di Albino, Margherita Cardarilli è ancora lì, davanti a quella struttura dove ha lavorato per 13 anni e dove porta una parola di conforto alle inservienti che aspettano di entrare per prendere gli abiti degli ospiti. Domenica sera, verso le 20.30, prima di chiudere le imposte della sua casa che è proprio di fronte alla casa alloggio ha visto quel fumo e subito si è data da fare.
"Molti dei ragazzi erano già stati portati fuori, ma piovigginava e si aspettavano i soccorsi – racconta Margherita – così ho aperto casa mia, e li abbiamo portati dentro. Ma mancavano all’appello due persone che erano ai piani alti, era difficile salire le scale avvolte in un fumo nero. Poi per fortuna sono arrivati i vigili del fuoco e hanno portato fuori quei due ospiti, ma abbiamo temuto il peggio".
Margherita ha aiutato tutti, oltre ai ragazzi, anche i soccorritori che avevano bisogno di un punto di appoggio mentre trasportavano le 26 persone evacuate dalla struttura.
Nella mattina di lunedì 15 giugno continuano i sopralluoghi delle forze dell’ordine e dei tecnici dell’Asl per comprendere la causa dell’incendio. Pare esclusa la possibilità di un corto circuito, mentre prende sempre più forza l’ipotesi che ha scatenare l’incendio sia stato un mozzicone di sigaretta lanciato da uno degli ospiti vicino ai rifiuti.
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