• Abbonati
Il futuro

Reja sì o Reja no? Il popolo atalantino diviso sul tecnico

Il tecnico goriziano, che ha conquistato la salvezza e che quindi dovrebbe restare sulla panchina nerazzurra, non convince appieno i tifosi bergamaschi. Che si dividono: "E' bravo, teniamocelo stretto"; "Cambiamolo, non ho voglia di vedere 20 pareggi l'anno prossimo". E lui nel frattempo pianifica il futuro con la società.

Reja sì o Reja no? Il popolo atalantino si divide. C’è chi è estremamente riconoscente al tecnico goriziano per la salvezza conquistata, e chi invece non vede l’ora di trovare un nuovo allenatore sulla panchina nerazzurra.

I tifosi bergamaschi in rete hanno giudizi contrastanti sull’operato dell’ex mister di Napoli e Lazio, che comunque il suo obiettivo l’ha centrato senza troppi patemi, per una salvezza che gli varrà il rinnovo automatico del contratto per un altro anno. "Io non ho voglia di vedere 20 pareggi l’anno prossimo" è il giudizio di un sostenitore nerazzurro, che ha cercato così di riassumere il cammino di Reja sulla panchina orobica: da inizio marzo col goriziano alla guida l’Atalanta ha disputato 13 partite che hanno fruttato 2 vittorie, 3 sconfitte e ben 8 pareggi. Alcune "X" sono arrivate in partite quasi impossibili quali erano quelle giocate a Roma contro gli uomini di Garcia, a Napoli e in casa contro la Lazio; altri pari sono stati conquistati in gare sulla carta meno difficili ma complicate per via della situazione come contro il Parma (fu il debutto di Reja), contro l’Udinese, contro l’Empoli. E, soprattutto, quella contro il Cesena che sul tabellino fu un pareggio ma che in realtà per l’Atalanta fu una vittoria vera e propria che regalò di fatto la salvezza.

Il cambio di modulo imposto da Reja (che ha portato in pianta stabile il tridente offensivo, alternando poi la difesa a tre con quella a quattro) ha dato i frutti che tutti si aspettavano, riportando Denis al gol e trasformando giocatori come il Papu Gomez, D’Alessandro e – per quel poco che è stato impiegato – Baselli. Ma anche in quest’ultima parte di stagione si è visto e rivisto il grande problema che qualche mese prima aveva tolto il sonno a Stefano Colantuono: Atalanta bella, pericolosa e pimpante fino alla mezz’ora del primo tempo, poi il nulla, con la difesa sotto assedio che regala occasioni agli avversari. Di grande spettacolo, quindi, non se n’è visto poi tanto nemmeno dopo l’arrivo del tecnico goriziano che, comunque, ha saputo ridare all’ambiente quel pizzico d’entusiasmo che mancava per centrare l’obiettivo finale.

E mentre i tifosi si dividono sulla sua riconferma (che, ad oggi, appare assolutamente scontata), Edy Reja sta pianificando con la società l’Atalanta che verrà, quella che nella stagione 2015-’16 dovrà conquistare la salvezza con molte meno ansie. Per convincere tutti gli scettici ci sarà tempo.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
leggi anche
Col Milan altro ko per l'Atalanta
3-1 al comunale
La durissima legge dell’ex: Pazzini e Bonaventura piegano l’ultima Atalanta
Generico
In contropiede
Atalanta, bene la salvezza ma è la fine di un ciclo Urge una rifondazione
Mauricio Pinilla, bomber dell'Atalanta
Dall'11 giugno
Per Pinilla e Carmona c’è la Copa America: convocati da Sampaoli
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI