La circolare inviata dal Viminale ai prefetti del Nord Italia è una bomba politica pronta ad esplodere nei prossimi giorni, quando le richieste verranno portate ai sindaci. La richiesta urgente riguarda l’accoglienza di 7500 profughi e nel documento – come riporta il Corriere della Sera in un articolo di Fiorenza Sarzanini – viene specificato che la maggiore disponibilità venga richiesta alle Regioni settentrionali, Veneto e Lombardia su tutte.
Il motivo delle indicazioni del Viminale sono le basse percentuali di disponibilità registrate al Nord rispetto a Sicilia, Puglia, Campania e Lazio. E non è escluso che si possa arrivare a requisire le strutture per provvedere all’accoglienza, come già ipotizzato in una comunicazione precedente. La “tregua” elettorale è finita ma l’asse leghista Maroni-Zaia, riconfermato dopo le Regionali, continuerà a respingere le richieste.
L’ultimo “monito” del presidente lombardo è arrivato pochi giorni fa: “Questi sono clandestini e non profughi perché i clandestini diventano profughi solo dopo un lungo percorso di valutazione sui requisiti per avere la protezione internazionale, per cui quelli che arrivano sono clandestini e non profughi e la legge italiana dice che i clandestini non possono essere distribuiti negli alberghi, ma vanno messi nei centri di identificazione ed espulsione per poi essere espulsi, ma questo il Governo non lo fa e questa è una violazione della legge. L’Europa ha già smentito i buoni propositi del Governo perché se la Francia e la Spagna dicono che questo accordo non serve significa che l’autorevolezza del Governo italiano in Europa è pari a zero".
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