Un bambino non deve essere costretto a seguire in toto lo stile dell’alimentazione di un genitore. Questo in sostanza sembra aver stabilito il giudice del tribunale civile affrontando la causa segnalata da un padre che non accettava che il suo bimbo, 12 anni, durante la settimana, quando stava con la mamma, mangiasse solo cibi macrobiotici, il tipo di cucina che la mamma appunto segue con rigore.
Il ragazzino dal lunedì al venerdì seguiva un regime alimentare che, tra l’altro non prevede carne (anche se non si tratta di vegano) e nel fine settimana quando stava col papà lui e la nonna cercavano di compensare rimpinzandolo di piatti più gustosi, e soprattutto bistecche, hamburger, dolci, formaggi….
I genitori divorziati si sono fronteggiati con liti e discussioni perché la mamma a quel punto accusava il padre di esagerare nel weekend facendo star male il bambino.
Alla fine il padre ha deciso di rivolgersi al tribunale chiedendo formalmnete provvedimenti sull’educazione alimentare del figlio. E il giudice decide che la mamma, almeno una volta alla settimana, deve cucinare la carne per il ragazzo.
Basterà?
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