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Volley donne

Dall’addio tra le lacrime al ritorno in pompa magna Foppa, ufficiale Lo Bianco

L'alzatrice piemontese lascia la Turchia e torna a Bergamo, da dove era partita quattro anni fa: per lei contratto biennale. "Bergamo e la sua società sono sempre rimasti ad alti livelli, ora pensiamo a vincere".

Aveva lasciato Bergamo tra le lacrime. Lacrime di gioia. Lacrime di tristezza. Lacrime di entusiasmo dopo uno scudetto da urlo. Lacrime di nostalgia. Sì, da subito la nostalgia era stata forte. Grande. Difficile da tenere lontana. Aveva lasciato Bergamo lasciando a Bergamo un’eredità pesante: l’ultimo titolo di Campione d’Italia. Ed era volata lontano. In Turchia, ad Istanbul, per vivere un’avventura nuova, per provare come ci si sente a fare la straniera, per vedere come ci si adatta alla lontananza. Per lei, che in campo, in Italia, in Europa e nel mondo aveva già vinto tutto, era una nuova sfida.

Ha conquistato tutti anche lì, incantandoli in campo con le sue magie, stupendoli fuori con la sua naturalezza. E dopo aver lasciato il segno anche a Istanbul, ha deciso che era il momento di riabbracciare casa. E così la principessa Eleonora Lo Bianco, abituata a regalare magie e vittorie, ha scelto di stupire una volta di più, ha scelto di tornare nel suo castello. Ha scelto la Foppapedretti per tornare a sentire l’amore del popolo rossoblù. Ha scelto di siglare un contratto biennale per riallacciare il legame con il Volley Bergamo e continuare a scrivere la storia. Non ha bisogno di presentazioni, la sua storia parla per lei. Però non possiamo fare a meno di riportarvi le sue "nuove" prime parole. Perché mettono i brividi. Perché riportano la luce.

Perché il ritorno in Italia?

“Penso che la mia esperienza all’estero dovesse finire. Dopo quattro anni, dopo aver vinto qualcosa, cominciavo a sentire la mancanza del mio Paese, dei miei affetti. Perché con il passare degli anni li senti mancare sempre di più”.

E perché tornare da dove era partita? Perché Bergamo e la Foppapedretti?

“Appena ho sentito della possibilità di tornare verso Bergamo non sono più riuscita a pensare ad altro. Per quello che Bergamo mi ha dato, per l’affetto che mi ha sempre fatto sentire. Torno in una realtà che sa di pallavolo, dove ci sono persone serie che lavorano in un certo modo. E’ quello che cercavo, che volevo. Anche se non me lo aspettavo: era un sogno troppo bello e non ho nemmeno mai provato a farlo… Insomma non poteva andare meglio di così. E solo arrivare in città, pochi giorni fa, mi ha fatto rivivere tante emozioni che mi hanno fatto capire che non potevo andare da nessun’altra parte”.

E se non ci fosse stata questa possibilità? Come l’avrebbe vissuta da avversaria?

“Non sarebbe stato facile vestire un’altra maglia in Italia e affrontare la Foppapedretti da avversaria. Insieme a quella della Nazionale, quella della Foppapedretti è la maglia che mi ha dato di più in tutto, è quella che sento più mia”.

Come la troviamo cambiata?

“Credo in esperienza. Perché comunque in questi quattro anni lontano penso di averne acquisita, anche se quello che c’è in Italia non l’ho trovato da nessun’altra parte. Sono sempre la stessa, ma mi sono adattata a situazioni diverse: sono stati quattro anni duri perché sono stata lontana dai miei affetti. Magari mi ritroverete più forte caratterialmente”.

Le si chiederà di vincere…

“Alla fine è la stessa cosa che mi si chiedeva dieci anni fa, quando sono arrivata a Bergamo la prima volta. La responsabilità è la stessa. Allora io arrivavo da un momento non buono ma la Foppapedretti era una società abituata a vincere. La gente ora si aspetta che torni quella Foppapedretti, ma è quello che voglio anch’io. Questo club è comunque sempre rimasto ad alti livelli, ha mantenuto alto il suo onore. Ora dobbiamo solo tornare a vincere”.

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