L’agricoltura 2.0 appassiona i giovani. Lo ha dimostrato il primo incontro di ExpoTechnologies promosso da Confindustria Bergamo che si è svolto mercoledì 20 maggio al Kilometrorosso. La prima sessione è stata affidata a Same Deutz-Fahr e ha visto la partecipazione di oltre 150 partecipanti tra studenti degli istituti di agraria e del corso di laurea in Ingegneria meccanica dell’Università di Bergamo.
L’attenzione si è focalizzata sul sistema wi-fi e l’impiego di droni in agricoltura. Innovazioni illustrate da due ricercatori Daniele Trinchero del Politecnico di Torino e Aldo Calcante del dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Milano. I due ricercatori hanno presentato il sistema di studio per sviluppare il sistema di wi-fi nei vigneti piemontesi, che si è concretizzato in una start up del Politecnico pronta a realizzare e vendere i sensori.
Il sistema realizzato ha l’obiettivo di monitorare l’andamento dei filari per acquisire dati. La soluzione è stata dematerializzare la centrale meteo presente nel campo e disporre sensori lungo i filari, in modo che i punti di misura siano sparsi su tutto il vigneto. A questo sistema si sono aggiunte le telecamere per tenere monitoriata anche con immagini la vigna. Il costo medio per un sensore video è di circa 300 euro, anche se il prezzo è destinato a scendere.
Aldo Calcante ha invece presentato un sistema di rilevamento affidato ai droni in grado di rilevare i terreni coltivati. Lo scopo è l’utilizzo dei droni per l’uso di agro farmaci o per attività di lotta biologica mirata. Non per nulla si parlava di agricoltura di precisione.
Le sfide tecnologiche non mancano di incantare e di appassionare, quasi una proiezione avveniristica della tecnologia in campo agricolo che di fatto è già realtà.
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