Una vittoria dell’Atalanta a Palermo e una sconfitta del Cagliari a Torino. Una combinazione semplice e assolutamente possibile che garantirebbe ai nerazzurri la conquista della matematica certezza della permanenza in serie A. In caso di ko dei sardi allo Juventus Stadium sabato sera, infatti, gli uomini di Reja domenica al Barbera scenderanno in campo col match-ball salvezza servito su un piatto d’argento: basterà una vittoria per fare festa dal momento che i gialloblù saranno spediti a nove lunghezze di distanza con tre sole giornate di campionato da disputare. A fare la differenza, in quel caso, sarebbe il vantaggio che i bergamaschi hanno negli scontri diretti nei confronti del Cagliari, vantaggio accumulato grazie alla doppia vittoria ottenuta dei nerazzurri al Sant’Elia nel settembre scorso e al Comunale a febbraio contro Conti e compagni.
Dopo una stagione letteralmente travagliata e ricca di episodi sfortunati (dall’esonero di Colantuono ai gravi infortuni che hanno fermato Estigarribia e Raimondi, senza dimenticare la Nord chiusa ai tifosi più caldi per più di tre mesi) l’Atalanta potrebbe mettere la parola fine ad ansie e paura. Servirà però una grande prova a Palermo, magari simile a quella offerta una settimana fa ai tifosi bergamaschi contro una delle big di questa serie A, la Lazio, fermata sull’1-1 e messa in grandissima difficoltà per lunghi tratti del match.
Per la gara del Barbera Reja dovrà fare a meno dello squalificato Sportiello (salterà la prima gara del suo campionato), che sarà sostituito da Avramov, e del "solito" Denis, che sconterà la terza di cinque giornate di "riposo forzato". Tra i dubbi per l’undci iniziale ci sono i ballottaggi D’Alessandro-Zappacosta, BIava-Stendardo e Del Grosso-Dramè. Possibile, comunque, che il tecnico goriziano cerchi di cambiare il meno possibile le carte rispetto alla formazione schierata contro i capitolini al Comunale.
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