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I dati

Bergamo, imprese in calo nel primo trimestre: -442, crescono solo servizi

I primi tre mesi del 2015 confermano il trend negativo per le imprese registrate alla Camera di Commercio di Bergamo: 85.263, con un saldo negativo tra iscrizioni e cancellazioni di 442 unità.

I primi tre mesi del 2015 confermano il trend negativo per le imprese registrate alla Camera di Commercio di Bergamo: 85.263, con un saldo negativo tra iscrizioni e cancellazioni di 442 unità.

Il primo trimestre 2015 si chiude con 95.531 imprese registrate in provincia di Bergamo, in lieve aumento (+0,1%) rispetto allo stesso periodo del 2014. Lo stock delle imprese attive (85.263) si conferma in flessione, secondo una tendenza in atto da quasi tre anni, con una riduzione del -0,2% su base annua. Nei primi tre mesi dell’anno si sono avute 1.799 nuove iscrizioni e 2.241 cessazioni (di cui 12 cessazioni d’ufficio) con un saldo negativo di 442 unità. Nel confronto con il primo trimestre 2014 si osserva una riduzione delle nuove iscrizioni (-1,7%) e un aumento delle cessazioni (+3,8%).

Le imprese registrate aumentano su base tendenziale tra le società di capitale (+1,3%) e le altre forme giuridiche (+0,7%, se considerate al netto della classe di natura giuridica "Persona Fisica”), in prevalenza cooperative. Calano le società di persona (-1,5%) e le imprese individuali (-0,1%).

Il settore artigiano, con 31.733 imprese a fine marzo 2015, vede una riduzione del -1,3% delle unità registrate nel primo trimestre del 2014. Il numero delle iscrizioni (663) è superato da quello delle cessazioni (983). Nel confronto con i primi tre mesi di un anno fa le iscrizioni diminuiscono (-7,5%) e le cessazioni aumentano (+1,8%). Tra i settori produttivi, la contrazione delle imprese attive, rispetto al primo trimestre 2014, si è avvertita in misura accentuata nell’edilizia (-449, di cui 375 artigiane, pari al -2,3%), nelle attività immobiliari (-52 pari al -0,8%), nel trasporto e magazzinaggio (-48 pari al -2,1%, con saldo negativo ancor più marcato nell’artigianato).

Relativamente più contenute le perdite tra le imprese agricole (-52 pari al -1%) e nella manifattura (-87 pari al -0,8%, con riduzione concentrata nell’artigianato). Nell’intero comparto del commercio, all’ingrosso e al dettaglio, il saldo è positivo (+159 imprese pari al +0,8%).

Aumentano in misura significativa le imprese attive in diversi comparti dei servizi: +110 (+4,9%) nei servizi alle imprese, +67 (+3,2%) nelle attività finanziarie e assicurative, +37 (+2%) nei servizi di informazione e comunicazione, +56 (+1,7%) nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, +52 (+0,9%) nei servizi di alloggio e ristorazione.

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