Il segretario provinciale del Partito democratico Gabriele Riva replica alle dichiarazioni del sindaco di Spirano Giovanni Malanchini che nel suo Comune non festeggerà il 25 aprile. “Un giorno come un altro” – ha detto il primo cittadino leghista del 70esimo anniversario della Liberazione.
Ecco la replica di Riva:
Il sindaco di Spirano, e coordinatore dei sindaci leghisti, Giovanni Malanchini annuncia che il 25 Aprile nel suo comune non sarà celebrato perché, spiega lui, “è un giorno come un altro”, senza nulla di particolare da festeggiare. Decisione legittima, ma vogliamo ricordare a Malanchini che proprio grazie a chi ha combattuto in montagna e nelle città per un’Italia libera Spirano ha un sindaco, e non un podestà. E che ogni sindaco, a differenza del podestà, può fare le proprie scelte (compresa quella di non festeggiare la Liberazione) di cui dovrà rispondere solo ai propri cittadini nel corso di regolari e democratiche elezioni.
Resta da capire da cosa nasce questa allergia che almeno una parte della Lega, e del centro destra in generale, prova nei confronti della Resistenza. Qualcuno rimpiange le SS, le leggi razziali, la guerra e le camicie nere con il manganello e l’olio di ricino? Noi speriamo di no.
Il 25 Aprile è una “festa rossa”? Chi lo pensa forse a scuola durante l’ora di Storia era distratto, e non sa che nelle file dei partigiani c’erano sì comunisti, socialisti e anarchici, ma anche cattolici, liberali, repubblicani e perfino monarchici. Ragazzi e ragazze, uomini e donne che hanno rischiato la vita o l’hanno persa per permettere alla nostra democrazia e ad ogni partito, anche alla Lega, di esistere.
La Resistenza e la Liberazione sono e dovrebbero essere la festa di tutti.
Noi in piazza ci saremo. Buon 25 Aprile.
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