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A Scanzorosciate torna “Scuola del cittadino” con uno sguardo a Expo

Da mercoledì 15 aprile a Scanzorosciate prende il via la nuova edizione del ciclo d'incontri "La scuola del cittadino". In programma ci sono due incontri a tema per confrontarsi sul significato di Expo e due serate con proiezioni di film per riflettere.

Da mercoledì 15 aprile a Scanzorosciate prende il via la nuova edizione del ciclo d’incontri "La scuola del cittadino". In programma ci sono due incontri a tema per confrontarsi sul significato di Expo e due serate con proiezioni di film per riflettere.

Per questa sessione, in vista dell’esposizione universale Milano 2015, il titolo è "Aggiungi un posto a tavola – Il grande sogno di Expo 2015: condividere le risorse, moltiplicare le opportunità".

L’iniziativa è promossa da "Il poliedro", gruppo di cittadinanza attiva cui aderisce il circolo Acli "Don Lorenzo Milani" insieme alle parrocchie di Scanzorosciate, con il patrocinio del Comune di Scanzorosciate – Assessorato alla cultura.

Ecco gli appuntamenti in calendario:

– Mercoledì 15 aprile alle 20.50 all’oratorio di Scanzo si comincia con l’incontro “La Chiesa e le istituzioni si interrogano”. L’assessore alla cultura e l’assessore all’istruzione e politiche educative intervistano don Cristiano Re, delegato Expo di curia e diocesi di Bergamo. Il tema al centro della serata è “L’Expo 2015 e le sfide da raccogliere: cosa nutre il pianeta?":

– Domenica 26 aprile alle 20.50 nella sala consiliare del Comune di Scanzorosciate si prosegue con l’incontro “La Chiesa e le istituzioni si confrontano e compiono scelte di bene comune”. Partecipano il sindaco di Scanzorosciate Davide Casati e il direttore della Caritas di Bergamo don Claudio Visconti. Il tema della serata sarà “La faccia oscura del pianeta: dal locale all’intero paese, al globale, le all’intero Paese, al globale, le povertà materiali e immateriali. Responsabilità è dare risposte. Quali?".

– Giovedì 7 maggio alle 20.50 nella sala della comunità di Negrone a Scanzorosciate è la volta del film commedia "Mangiare bere uomo donna”, per la regia di Ang Lee. Il protagonista, Maestro Chu, riconosciuto come il massimo cuoco di Taipei, è in pensione, ma non rinuncia alla sua arte. Solo che le figlie, per le quali cucina i suoi raffinatissimi manicaretti, hanno ormai vite indipendenti e non si riconoscono più nell’unità della famiglia tradizionale. Cambiano tante cose, sorgono tanti problemi che le allontanano dal focolare domestico. E allora Maestro Chu prende una decisione. Dopo lo strepitoso successo di "Banchetto di nozze", Ang Lee ripropone il tema della frattura fra generazini in una metafora delle pulsioni fondamentali dell’esistenza. Cucinare è preparare la vita, consumare (oppure no, e non solo il cibo) è vivere.

– Giovedì 14 maggio alle 20.50 nella sala della comunità di Negrone a Scanzorosciate si conclude con la visione del film drammatico "Pa-ra-da”, per la regia di Marco Pontecorvo. La pellicola racconta la storia di Miloud Oukili, noto come il clown Miloud, artista di strada franco-algerino, che arrivò a Bucarest nel 1992, tre anni dopo la fine della dittatura di Ceausescu. Entrato presto in contatto con la tremenda realtà dei bambini abbandonati – i cosiddetti "boskettari" – che vivono popolando la rete di canali al di sotto della capitale rumena, in condizioni a dir poco disumane, Oukili si è subito attivato, creando la fondazione Parada, e cercando, attraverso l’arte di strada e la clownerie, di offrire a quei bambini un’occasione di riscatto. Miloud è così diventato celebre nel mondo per i suoi sforzi titanici volti a dare una speranza di futuro a questi bambini e per far conoscere la loro situazione.

Gli organizzatori spiegano: “Nutrire il pianeta, energia per la vita” è il manifesto di Expo 2015, che attribuisce responsabilità precise alla politica e all’economia di tutti i livelli, dal locale al globale, ma anche ad ogni cittadino di questo pianeta che abbia a cuore la solidarietà e la giustizia sociale. Expo 2015 quindi non solo volano di sviluppo e vetrina di colture ma anche occasione di ripensamento di un nuovo ordine mondiale, dove il cibo non sia considerato solo una merce e il lavoro ritrovi dignità e remunerazione in aperto contrasto alle logiche di finanziarizzazione dell’economia, che speculano perfino sui beni primari, accentuando disuguaglianze già inaccettabili. Ma vorremmo approfittare di questo appuntamento per riflettere anche sulle povertà che dal locale al globale incatenano le persone a livelli estremi di povertà (mancanza di mezzi di sussistenza, di lavoro, di cultura, ma anche di relazioni, di senso, di speranza). Nutrire il pianeta diventa così missione di nutrire ogni popolo, ogni comunità, ogni persona dei propri diritti fondamentali di cui quelli al cibo e al lavoro fondano la premessa di altri, la casa, la salute, l’istruzione, che insieme celebrano la pienezza della cittadinanza e la sacralità di ogni vita".

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