Basta esperimenti, stop ai rischi: adesso servono i punti. Dopo aver provato un’inedita Atalanta con la difesa a tre, Edy Reja mette da parte le novità e i salti nel buio e si riaffida a quel modulo tanto caro ai nerazzurri, il 4-4-1-1. Due terzini di ruolo, due esterni pronti ad attaccare e un traquartista a sostegno dell’unica punta: così Delneri ha fatto volare i bergamaschi, regalando al Comunale uno spettacolo che – dicimaolo pure – non si è più rivisto; così Colantuono si è costruito le sue più grandi fortune sotto le Mura prima di questa stagione sciagurata e sfortunata che l’ha visto salutare i colori nerazzurri dopo quattro anni di soddisfazioni.
Ora tocca a Reja, che dopo Parma, Udinese, Napoli e Torino ha deciso di mettere in soffitta (magari solo per questo finale di stagione, chissà) nuovi moduli e inediti schemi, per puntare sull’usato sicuro che potrebbe valere la salvezza tanto desiderata. Col Sassuolo, del resto, sarà vietato sbagliare e il tecnico goriziano, che non è certo l’ultimo arrivato, lo sa bene. Per questo già da venerdì sera la squadra sarà in ritiro al centro Bortolotti di Zingonia.
Col Torino si è vista solo l’ultima di una lunga serie di giornate-no per i nerazzurri, che sono partiti col 3-5-1-1, hanno proseguito col 4-3-3 (con Zappacosta finito sulla linea degli attaccanti, addirittura) e hanno chiuso con tanta confusione e zero punti in saccoccia.
Contro gli emiliani il grande assente sarà proprio quel Pinilla croce e delizia dell’ultima uscita di campionato, prima autore della prodezza che ha riaperto (sepur inutilmente) il match, poi espulso per un gesto tanto sciocco quanto dannoso per la squadra. Tornerà, però, Denis, per un attacco "classico" formato da Maxi Moralez sulla trequarti e dal Tanque, con Gomez (anche lui al rientro dopo la squalifica per l’espulsione di Napoli) sulla sinistra e Zappacosta sulla fascia opposta. Dietro, se la difesa a quattro sarà poi confermata sul campo da Reja, si potrebbe rivedere dal 1′ anche Masiello, utilizzato col contagocce dall’ex tecnico della Lazio ma utile come non mai come terzino destro di ruolo. Soprattutto con l’infortunio di Bellini (che starà fermo ai box almeno per un mese) che si è rivelato più grave del previsto.
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