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Economia

Expo, padiglioni in legno La protezione è affidata alla Chimiver di Pontida fotogallery

L'80% dei padiglioni di Expo sono realizzati in legno. Un materiale che necessita di protezione, così sono moltissimi i Paesi che si sono affidati ai prodotti della Chimiver Panseri Spa di Pontida.

“Ogni giorno riceviamo richieste per i nostri prodotti per i padiglioni dell’Expo” afferma Oscar Panseri, presidente della Chimiver Panseri Spa di Pontida, che quest’anno taglia il traguardo dei cinquant’anni di attività, non nasconde la soddisfazione da una parte, ma anche la preoccupazione per l’Expo.

“Abbiamo dato ordine in azienda di dare la precedenza a questo evento – ammette Panseri – anche perché molte imprese estere che realizzano i padiglioni di Expo sono già nostre clienti nei loro Paesi d’origine”.

Per le aree indoor dei padiglioni sono stati utilizzati cicli ignifughi (Sistema Ignifugante CH21, a solvente, ed Ecostar RF15T, all’acqua, certificati in Classe 1, e i prodotti della Linea Lios Sundeck wood per gli interni dei padiglioni, mentre per le aree outdoor sono stati utilizzati Sundeck Wood Oil (standard o certificato antiscivolo per la parte calpestabile) e Scudo WPC (per il legno composito).

L’orgoglio bergamasco sarà nella stragrande maggioranza dei padiglioni realizzati per l’Esposizione Universale di Milano che, secondo le stime, dovrebbe attrarre 20 milioni di visitatori. In particolare i prodotti della Chimiver sono e saranno utilizzati in tutte le aree esterne dei Padiglioni di due dei Paesi più famosi al mondo per la produzione di legno: Brasile e Malesia (entrambe le commesse sono state eseguite da Ravaioli Legnami e da Spil-Berg di Yong Kee Fui).

Il padiglione carioca occupa uno spazio complessivo di 4.133 metri quadri, mentre quello della Malesia – che ha la forma di quattro chicchi di riso – si estende su 2.047 metri quadrati. Molti altri Padiglioni hanno scelto Chimiver per la protezione del legno o del legno composito (WPC): Thailandia, Indonesia, Cile, Stati Uniti, Principato di Monaco, Cina e il Padiglione di Banca Intesa, ma altri si stanno aggiungendo alla lista.

 

“È inutile nascondere che per la nostra azienda è una grande opportunità – aggiunge Panseri -. Per Brasile e Malesia c’è da specificare che sono due Paesi dove noi siamo già presenti da anni, in Brasile abbiamo un deposito mentre le Malesia è un mercato molto importante per il nostro export”. Per la Chimiver, che conta 58 dipendenti e che ha sede in via Bergamo a Pontida, il mercato dell’export incide sul 40% del fatturato che ammonta, a fine 2014, a circa 15 milioni di euro.

 

 

“Abbiamo registrato un aumento del nostro fatturato del 7% rispetto al 2013 e abbiamo chiuso il nostro primo trimestre 2015 in crescita” conclude Panseri.

Expo come grande occasione? “Certamente – risponde il presidente della Chimiver – anche per il nostro mercato italiano. Qualcosa si sta muovendo anche da noi, forse servirebbe una spinta per incentivare il settore delle costruzioni e non solamente delle ristrutturazioni”.

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