Aprirà al pubblico dal primo pomeriggio di sabato la camera ardente per l’omaggio al segretario generale della Uil di Bergamo, Marco Tullio Cicerone, spentosi la notte scorsa nella sua abitazione di via Perola ad Albino, il paese della Valle Seriana dove viveva con la famiglia, dopo una breve malattia i cui primi sintomi si erano manifestati nello scorso dicembre. Il feretro è stato trasferito stamane nella chiesetta di San Bartolomeo di via don Cristoforo Rossi, attigua alla parrocchiale dove, lunedì 30 marzo alle 15, si svolgeranno i funerali.
Marco Tullio Cicerone avrebbe compiuto 62 anni il prossimo 20 settembre. Un diploma di programmatore alle spalle, era entrato nel sindacato nel 1974 occupandosi della categoria dei tessili. Dal 1977 al 1979 aveva lavorato presso la ditta Giampiero Crespi Industrie Riunite Foderami per poi tornare a dedicarsi a tempo pieno alla Uil nella Fenela, l’organizzazione di categoria dell’edilizia, di cui era stato anche segretario provinciale.
Nel maggio scorso, a conclusione del Congresso provinciale, era stato confermato alla guida della Uil di Bergamo per il terzo mandato quadriennale consecutivo. Nonostante la malattia, aveva continuato con la dedizione di sempre ad occuparsi, fino a pochi giorni fa, delle questioni sindacali. Nelle ultime ore era sopravvenuto un repentino peggioramento e, la notte scorsa, è avvenuto il decesso.
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