La Provincia a caccia di fondi per sbloccare gli investimenti necessari a riqualificare gli edifici pubblici. I progetti ci sono, già contenuti nella programmazione delle opere di tantissimi Comuni bergamaschi. I soldi invece no, come sempre in questi tempi di vacche magre. Potrebbero però arrivare a breve. Nelle prossime settimane infatti una delegazione della Provincia di Bergamo andrà a Bruxelles per firmare il contratto con la Banca europea degli investimenti pronta a garantire prestiti a tassi molto agevolati per questo tipo di interventi. Il contesto è l’ormai celebre (almeno per gli amministratori pubblici) Paes, il piano di azione per l’energia sostenibile a cui hanno aderito negli anni scorsi molte amministrazioni della provincia. Pannelli solari, risparmio del riscaldamento, pompe di calore, cappotto termico: sono solo alcuni tipi di progetti che i Comuni hanno approvato, ma non finanziato.
La Provincia darà loro una mano a ottenere i 54 milioni di euro complessivi necessari. Come? Attraverso società specializzate che ottengono ricavi grazie al risparmio energetico. Molti Comuni della Provincia, ad esempio, hanno già sperimentato questo sistema affidando in concessione la rete di illuminazione pubblica. Lo stesso verrà fatto con gli altri progetti. “E’ l’unico modo per rendere questi progetti operativi – spiega il presidente della Provincia Matteo Rossi -. Noi abbiamo preso contatti con l’Europa che ci ha garantito i fondi per assumere e un project manager e coordinare le amministrazioni. A breve andremo a firmare a Bruxelles”.
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