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La rivelazione

Processo ultrà, nel 2009 sms di Conte al Bocia: “Mi dispiace per il Daspo”

"Una delle cose più disgustose sono le testimonianze di solidarietà di giocatori e allenatori agli ultrà protagonisti di episodi violenti". È il duro sfogo in aula del pm Carmen Pugliese nel corso del processo ai 147 ultras atalantini e catanesi. Il pubblico ministero nel ripercorrere gli episodi incriminati ha lanciato l'accusa.

"Una delle cose più disgustose sono le testimonianze di solidarietà di giocatori e allenatori agli ultrà protagonisti di episodi violenti". È il duro sfogo in aula del pm Carmen Pugliese nel corso del processo ai 147 ultras atalantini e catanesi in corso al tribunale di Bergamo. Il pubblico ministero nel ripercorrere gli episodi incriminati ha lanciato l’accusa: "Una cosa disgustosa sono le visite guidate, tra cui anche il presidente Ruggeri e i giocatori che portano magliette. Tutto questo nonostante pesanti multe a società e squalifiche del campo. Ma nessuno si dissocia e dice basta. Anzi".

"Ci sono anche telefonate di vari giocatori e allenatori. Tra cui Antonio Conte, l’attuale allenatore della Nazionale, che nel 2009 scrisse un sms a Galimberti dopo che prese un Daspo di 5mesi: ‘Ho saputo e mi dispiace’. Mancava solo che lo chiamasse il presidente della repubblica", conclude ironicamente il pm Pugliese davanti al giudice Maria Luisa Mazzola. In giornata sono attese le richieste di condanna per i vari imputati. 

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