Non solo 24 milioni di euro in più per concludere la variante di Zogno, come emerso a settembre (leggi qui), ma addirittura 32: il nuovo pesante rincaro è contenuto nell’ipotesi di nuova gara d’appalto sul tavolo degli uffici di via Tasso. Tra le certezze c’è un allungamento dei tempi, come rilevato settimana scorsa da Bergamonews (leggi qui), necessario a garantire una procedura corretta e a norma di legge.
La novità è che l’iter amministrativo potrebbe causare anche nuovi costi legati a due fattori: il mancato ribasso da 35,5% previsto con un affidamento diretto a Itinera (azienda che ha lavorato finora) e l’aggiornamento del listino dei materiali, rispetto al 2005, pari circa al 12%.
I due importanti ritocchi comporterebbero extra costi potenziali da 8 milioni di euro. “Potenziali” perché comunque un ribasso ci sarà, ma solo a gara pubblicata e aggiudicata. La Provincia deve però calcolare la base d’asta sul costo totale (da mettere subito sul piatto e quindi a bilancio), con conseguenti risorse in più rispetto a quanto preventivato.
“Il nostro obiettivo è continuare in lavori e finire la variante di Zogno senza che ci siano problemi – spiega il consigliere provinciale delegato alla Viabilità Pasquale Gandolfi -. In questi casi procedura e autorizzazioni sono una fase delicata, quindi ci prendiamo ancora una settimana per fare tutte le valutazioni. Non è detto che gli extracosti siano così elevati: alcune opere comprese in una parte della possibile gara sono infatti migliorative. Non è nemmeno obbligatorio realizzarle tutte. Stiamo studiando il progetto per capire quli siano quelle indispensabili. Confidiamo inoltre che ci sia un ribasso importante soprattutto per quanto riguarda i lavori legati a impianti e asfaltature”.
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