Nuovo ritardo per la riapertura del cantiere della variante di Zogno? Stavolta non sarebbe un problema di soldi, ma di procedura. Gli uffici della Provincia di Bergamo stanno valutando se sia corretto assegnare la conclusione dei lavori, per un totale di 23,8 milioni di euro, attraverso un semplice affidamento diretto. Il dubbio di alcuni tecnici, emerso negli ultimi giorni, è legato all’iter da seguire per evitare rilievi giuridici ed economici. Una delle ipotesi sul tavolo è lo studio di una nuova gara di appalto: iter più lungo di qualche mese, ma inattaccabile dal punto di vista giuridico.
Con cifre così elevate infatti il rischio di ricorsi e apertura di fascicoli da parte della Corte dei conti è sempre dietro l’angolo. Ecco perché i tecnici, prima di prendere qualsiasi decisione, vogliono valutare le pratiche nel dettaglio affiancati dall’ufficio legale di via Tasso.
Regione Lombardia e Provincia di Bergamo si sono impegnate a concludere la strada entro il 30 giugno 2017 con avvio dei nuovi lavori tra fine maggio e inizio giugno. La promessa è stata sottoscritta durante l’incontro di inizio febbraio tra l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Sorte, il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi, gli amministratori e gli imprenditori della Valle Brembana. Nel 2015 la Regione si impegna a versare 5 milioni di euro e la Provincia 1. Entro il 2016 la Regione ne verserà altri 5 e la Provincia 3, e nel 2017 la Regione ne metterà altri 6 e la Provincia 3,8.
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