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Economia

Ubi Banca, bilancio 2014 perdite per 725,8 milioni Dividendo di 8 centesimi

Ubi Banca chiude il 2014 in rosso, con un risultato negativo per 725,8 milioni di euro, rispetto ad un utile di 250,8 milioni del 2013. Nell’Assemblea dei Soci, che si terrà il 25 aprile 2015 alla Fiera di Bergamo, verrà proposta la distribuzione di un dividendo di 8 centesimi per azione.

Il Consiglio di Gestione di Ubi Banca ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e consolidato relativi all’esercizio 2014 con una perdita di 725,8 milioni di euro, rispetto ad un utile di 250,8 milioni del 2013. Nella prossima assemblea dei soci – che si svolgerà alla Fiera di Bergamo il 25 aprile 2015 – il consiglio di Gestione proporrà la distribuzione di un dividendo 8 centesimi alle 900.265.380 azioni in circolazione.

L’utile dell’anno al netto delle poste non ricorrenti, rappresentativo dell’andamento della gestione, si è attestato a 146,5 milioni di euro, segnando un significativo aumento del 46,2% rispetto ai 100,2 milioni del 2013. Il 2014 ha evidenziato, da un lato, il buon andamento dei proventi operativi “core”, saliti di oltre 107 milioni rispetto al 2013 grazie all’evoluzione del margine d’interesse (+67,6 milioni) e delle commissioni nette (+39,5 milioni), mentre il risultato della finanza, seppur molto positivo, si è mosso verso livelli più fisiologici rispetto al 2013 (200 milioni vs 325 milioni nel 2013). Dal lato dei costi, è proseguita per il sesto anno consecutivo la contrazione degli oneri operativi, in calo dell’1,6% – circa 34 milioni – rispetto al 2013, nonostante la realizzazione di importanti sviluppi progettuali in corso d’anno.

Per quanto riguarda il comparto del credito, il 2014 registra rettifiche su crediti per 929 milioni – incluse le evidenze dell’AQR – rispetto ai 943 milioni del 2013.

L’importante riduzione nella generazione di nuovi flussi di crediti deteriorati conferma la tendenza delineatasi in corso d’anno: il passaggio di crediti in bonis a crediti deteriorati è diminuito del -36,2% rispetto al 2013, supportando l’aspettativa di un costo del credito più contenuto per i prossimi anni. Dal punto di vista patrimoniale, nel 4° trimestre del 2014 si è assistito ad un leggero incremento degli impieghi. La favorevole tendenza, sostenuta anche dall’assegnazione dei primi fondi TLTRO, viene confermata dalle prime evidenze di gennaio.

Infine, a dicembre 2014 gli stock di crediti deteriorati risultano in via di sostanziale stabilizzazione, sia in termini lordi (+0,4 miliardi mentre crescevano di 1,7 miliardi nel 2013 e di 2,4 nel 2012) che in termini netti (+0,2 miliardi, mentre crescevano di 1,2 miliardi nel 2013 e di 1,8 nel 2012).

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