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Insulti a Vanessa e Greta liberate: offesa al cuore e alla ragione

L'attacco a due ragazze, l'indignazione per la liberazione, le offese ai parenti... insulti alla ragione, insulti al significato della parola "umanità".

"E io pago" … "Idiote"… "Spero che vi metterete a lavorare per restituirci i nostri soldi" … "Calci in …. a queste due compagnucce dei terroristi islamici" … "Lasciatele dove sono, se la sono cercata" … "Vergogna! Perché le avete liberate?" …

E’ solo una piccola selezione delle frasi che stiamo cercando di bannare dalla nostra pagina Facebook dalle 6 di giovedì sera.

I commenti della "gente", la reazione alla notizia della liberazione di Vanessa e Greta, le due giovani cooperanti rapite tra la fine di luglio e l’inizio di agosto ad Aleppo, in Siria e poi, cinque mesi dopo, rilasciate.

Non si conoscono ancora i dettagli della prigionia e della liberazione, gira voce che sia stato pagato un riscatto… eppure i maestrini da tastiera si sono scatenati con le loro verità.

Tutti a offendere, criticare, insultare, al pc, tutti a recriminare: perché si sono spesi soldi per queste due scriteriate, queste due pazze, queste due "amiche" dei musulmani?

Tutti… no, non tutti: una sparuta minoranza prova a contestare: "No, siamo felici che queste due ragazze siano vive" … "Ma cosa dite? Son due volontarie che al massimo possono essere tacciate di superficialità, ma non dovevano certo pagare con la vita".

Pochi, pochissimi: la stragrande maggioranza ha già condannato la decisione di pagare, trainata magari (o forse furbescamente seguita) dagli interventi di Roberto Calderoli e Matteo Salvini, e ha già dichiarato, nero su bianco sul social network, che è stato un errore, che Vanessa e Greta dovevano rimanere lì in balìa dei rapitori, in Siria.

A dirla tutta questi numerosi commentatori non fanno mai i nomi di Vanessa e Greta: le ragazze per loro sono "le due", "le cretine", "quelle"… scrivere il nome vuol dire prendere coscienza che si tratta di persone in carne e ossa e si rischia un rigurgito di coscienza.

Poca cosa eh… il papà di Vanessa, Salvatore Marzullo che gioisce alla notizia della liberazione della sua bambina è ricoperto di insulti, dai "nostri"…

I nostri simili…

Ecco, la domanda è questa: chi sono i "nostri"? Davvero son così disumani? Davvero sono convinti che gli eventuali 12 milioni di dollari siano soldi rubati a loro?

Davvero non si pongono altri problemi, tipo: giusto o no trattare coi terroristi?

Questo semmai il tema: il dibattito, il dubbio, qui ci stanno.

Ma l’attacco a due ragazze, ma l’indignazione per la liberazione, ma le offese ai parenti, no, quelli sono insulti alla ragione, insulti al significato della parola "umanità".

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