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Bassa

Cividate, corteo per l’uomo massacrato da tre ladri: “Vogliamo più sicurezza” fotogallery video

"Vogliamo più sicurezza in paese, altrimenti non escludo episodi di giustizia fai da te come quello di Antonio Monella". Dario Mantegari, vice-sindaco del paese della Bassa, sintetizza così il sentimento dei suoi compaesani dopo il grave episodio di martedì sera

"Vogliamo più sicurezza in paese, altrimenti non escludo episodi di giustizia fai da te come quello di Antonio Monella. Che noi non potremo condannare". Dario Mantegari, vice-sindaco di Cividate al Piano, sintetizza così il sentimento dei suoi compaesani dopo il grave episodio di martedì sera. (Guarda le foto QUI)

Giovanni Balestra, un imprenditore di 72 anni, è stato aggredito da tre ladri (a volto scoperto e con accento dell’est) che aveva scovato nel cortile della sua azienda mentre stavano rubando alcune aste di alluminio nel cortile dell’azienda.

L’uomo è stato colpito al volto dai malviventi con una grossa barra del peso di 40 chilogrammi che gli ha provocato una trauma cranico. Si trova ora ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano, in coma farmacologico. Le sue condizioni sono sempre gravi ma stazionarie.

Meno preoccupanti, invece, le condizioni del figlio Adriano, 45 anni, intervenuto dopo aver udito le urla del padre dal cortile, che ha rischiato di essere investito dai malviventi saliti a bordo del furgoncino sul quale poi sono fuggiti, prima di essere colpito a sua volta con un bastone che gli ha provocato la rottura del braccio e del setto nasale.

La ditta presa di mira, l’ BM Costruzioni meccaniche che tratta materiale ferroso, si trova in via San Giorgio, una zona piuttosto isolata del paese della Bassa, vicino al cimitero. Un episodio, quello di martedì sera, che ha provocato sdegno e sgomento tra i cividatesi.

Per venerdì sera è stato organizzato un corteo lungo le strade di Cividate: "Vogliamo dimostrare la nostra vicinanza alla famiglia colpita da questo grave episodio – spiega il vice-sindaco Mantegari – e allo stesso tempo sensibilizzare tutti su questi episodi di criminalità. In paese c’è molta paura. Non ci possiamo più fidare di nessuno. Chiediamo chiarezza sopratutto perchè non è possibile che questa gente sia in giro a dilapidare i beni che ci guadagniamo in una vita. E magari la nostra vita stessa".

Intanto in Comune si pensa a misure da adottare per cercare di prevenire questi episodi: "Stiamo pensando a un progetto, in collaborazione con le forze dell’ordine, per organizzare assemblee pubbliche in cui spiegare ai cittadini come comportarsi in questi casi. Poi abbiamo stipulato due convenzioni con la polizia locale di paesi vicini, per cercare di garantire un maggior controllo sul territorio. Però nemmeno loro, e parlo delle forze dell’ordine in generale, possono fare miracoli".

Nel frattempo, da un paio di mesi, in piazza è stato appeso un cartello per chiedere che venga concessa la grazia ad Antonio Monella, il commerciante di Arzago in carcere dopo aver ucciso un ladro che gli era entrato in casa: "Ci hanno accusati di razzismo per questa scelta, ma noi vogliamo tutelare i nostri cittadini. Gli stranieri devono capire che qui sono ospiti e devono comportarsi come tali. Tra i cittadini sta crescendo il pensiero di una giustizia fai da te. E non li posso condannare".

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