Come aveva promesso Matteo Salvini è venuto a Bergamo per portare il presepe all’istituto De Amicis della Celadina. Dopo le polemiche legate al presunto divieto del preside della De Amicis, Luciano Mastrorocco, di realizzare un presepe a scuola, sabato pomeriggio alle 17, quando la scuola era chiusa, il segretario leghista ha posizionato una capannina in legno all’esterno dell’istituto scolastico di via Delle Tofane.
"Non è un problema di religione – ha spiegato Salvini con accanto alcuni studenti – , il presepe è un simbolo di integrazione, gioia, pace e accoglienza. Il problema è di qualcuno che dovrebbe educare, che se fa questi ragionamenti dovrebbe cambiare lavoro".
Insieme a Salvini, oltre a un centinaio di simpattizanti leghisti, sono arrivati sul piazzale della scuola anche Roberto Calderoli, Roberto Castelli e l’ex assessore comunale Massimo Bandera. Al termine il presepe della Lega è stato subito rimosso dagli stessi organizzatori.
Guarda il video del discorso di Salvini:
Prima della cerimonia leghista si era tenuta una conferenza stampa per chiarire la vicenda alla quale sono intervenuti il preside, il sindaco Giorgio Gori e il parroco del quartiere, don Mario Carminati. "Vogliamo dare alla stampa la versione reale dell’accaduto. Bergamo è una città con 20 mila immigrati di diverse etnie e non è mai successo nulla, soprattutto alla Celadina. Qui nessuno ha vietato niente a nessuno. Il preside ha ricevuto minacce e insulti per telefono. Una cosa inaccettabile".
Il preside Mastroroco ha poi aggiunto: "Il caso è stato amplificato a dismisura. Tempo fa parlando con una maestra di vari argomenti era saltata fuori anche la possibilità di fare o meno il presepio. Io le avevo solo detto i principi guida che mi hanno ispirato fin dal 2007, ovvero da quando sono qua, quelli di una scuola aperta e dialogante che deve unire e non dividere e in cui sia promossa la partecipazione di tutti nella comunità di appartenenza. Il discorso è stato però equivocato".
Il parroco Carminati ha invece pesantemente criticato "i politici che hanno strumentalizzato la vicenda, perchè il presepio è sì un segno di pace e solidarietà".
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