“Non ci credo. Spero non sia vero”. Savino Pezzotta, storico sindacalista bergamasco e già segretario nazionale della Cisl ha atteso per tutta la giornata di giovedì 30 ottobre una smentita. “Spero sia solo una trovata giornalistica” afferma sconsolato.
Che cosa percepiva dalla Cisl quando lei era segretario nazionale?
“La mia paga mensile nel 2005, quando ero segretario generale della Cisl, era di 3.200 euro netti, circa 90mila euro lordi all’anno. Ed era una bella paga”.
Per lo stesso incarico che ricopriva lei, Bonanni nel 2011 ha percepito dalla Cisl 336.260 euro.
“Spero non sia vero. Io mi aspetto che la Cisl smentisca”.
Ma la Cisl non smentisce e Bonanni non vuole commentare.
“Se risponde a verità, c’è qualcosa che non funziona nella Cisl. È vero che un segretario generale di un sindacato nazionale, non solo della Cisl ma anche della Cgil, ha delle responsabilità, quello stipendio però è fuori da ogni logica”.
Forse risponde alla logica dello stipendio d’oro, non crede?
“Non mi faccia dire cose che non voglio. Aspetti, vedrà che la Cisl smentirà. Mi chiedo come tutto questo sia potuto accadere. Quello stipendio non risponde ai regolamenti del nostro sindacato. Io ho lasciato la Cisl nel 2006 proprio perché non mi trovavo d’accordo con Bonanni. Ma da qui a questo stipendio…”.
È più stupito o arrabbiato?
“Sono incredulo. E poi arrabbiato se penso a tutti i nostri delegati, ai nostri militanti che gratuitamente ogni giorno prestano servizio al sindacato. Lo scriva per favore: è necessaria una smentita sullo stipendio di Bonanni per rispetto delle migliaia di persone che si impegnano nella Cisl ogni giorno senza nessun compenso. Lo so che non fa notizia, ma lo dobbiamo a loro e a tutti coloro che credono negli ideali del sindacato”.
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