L’ex governatore lombardo Roberto Formigoni, attuale senatore del Nuovo centrodestra, e il suo assessore, il bergamasco Marcello Raimondi sono stati prosciolti con la formula del "non luogo a procedere" dall’accusa di corruzione per l’episodio della presunta mazzetta da 100mila euro incassata dall’ex vicepresidente del consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani. Lo ha deciso il gup milanese Vincenzo Tutinelli nell’ambito del procedimento con al centro la discarica di Cappella Cantone.
Per l’altra accusa contestata a Formigoni, la concussione, il gup ha invece trasmesso gli atti a Bergamo.
"Da una parte si tratta dell’ennesima mia assoluzione da accuse infondate: 12 assoluzioni su 12 processi", è stato il commento di Formigoni. "Dall’altra il giudice dice ai pm milanesi che la causa non riguarda loro e non li ha mai riguardati, ma concerne semmai la competenza territoriale di Bergamo. Facile prevedere che il castello fantasioso dei pm milanesi sarà smontato dalla concretezza bergamasca".
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