La realizzazione di una cura definitiva per il cancro, una delle sfide più difficili che la ricerca in campo biomedico abbia mai affrontato, sembra essere giunta a una svolta decisiva.
Per anni gli scienziati si sono interrogati sulle ragioni della crescita incontrollata delle cellule tumorali, senza mai riuscire a ottenere risposte convincenti. Oggi, invece, un differente approccio allo studio di questo problema getta nuova luce sulla natura dei tumori. Recenti studi, infatti, hanno dimostrato come la capacità delle cellule malate di adattarsi e moltiplicarsi con grande velocità sia generata da meccanismi biologici del tutto simili a quelli riscontrabili nelle staminali, cellule che giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo embrionale e che hanno la capacità di trasformarsi in altri tipi di cellule del nostro corpo.
Di “staminali tumorali” e di prospettive della ricerca oncologica si parlerà sabato, a partire dalle ore 15, a Bergamoscienza, durante una conferenza dal titolo “LE CELLULE STAMINALI DEI TUMORI”. A confrontarsi su questi argomenti, davanti alla platea del Teatro Sociale di Bergamo, ci saranno Pier Paolo di Fiore, coordinatore dell’unità di ricerca “La logistica cellulare del cancro” presso l’IFOM (Istituto FIRC di Oncologia molecolare), e Elisabetta Dejana, coordinatrice all’IFOM dell’unità di ricerca che si occupa dello sviluppo del sistema vascolare nel cancro.
Matteo Massicci
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