Polemiche a Morengo dopo il consiglio comunale dei giorni scorsi. Tra i numerosi punti all’ordine del giorno della seduta, i più importanti erano “Presentazione delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato (articolo 46, Comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, numero 267)”, “Esame ed approvazione del bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2014 – della relazione previsionale e programmatica 2014-2016 e del bilancio pluriennale 2014-2016” e “Approvazione programma triennale delle opere pubbliche anni 2014-2015-2016 ed elenco annuale 2014 – art. 1 d.m. del 11.11.2011”.
Le linee programmatiche sono gli obiettivi che Alessandra Ghilardi, il sindaco eletto lo scorso maggio, si prefissa di raggiungere nei cinque anni di amministrazione, di seguito redige il bilancio di previsione per permettere copertura finanziaria agli obiettivi prefissati. Il bilancio non può quindi essere approvato finché non sono state definite le linee programmatiche.
Per legge tutti i consiglieri hanno diritto a contribuire alla redazione delle linee programmatiche con modifiche e proposte tramite emendamenti. "Il regolamento del consiglio comunale di Morengo prevede che gli emendamenti siano presentati due giorni prima della seduta – spiega Laura Gualandris, capogruppo della minoranza "Insieme per Morengo". Pare ovvio che tutti i consiglieri avrebbero dovuto prendere visione delle linee programmatiche proposte all’atto della convocazione del consiglio comunale. Purtroppo il documento citato, non solo non era parte dei documenti allegati alla convocazione, ma anche dopo numerosi solleciti, ci è stato esplicitamente negato".
Gualandris non ci sta e puntualizza: "L’atteggiamento di arroganza da parte degli amministratori è proseguito anche durante la seduta del consiglio comunale, negando la possibilità di rinviare i punti importanti a una successiva seduta per permettere la possibilità di emendare le linee programmatiche e quindi di adeguare il bilancio a tali linee".
Fino alla clamorosa decisione: "Il gruppo Insieme per Morengo ha ritenuto inutile continuare a partecipare a una seduta in cui venivano palesemente negati i diritti e la collaborazione. Ci auguriamo che sia solo un incidente di percorso della neosindaca e che tale atteggiamenti possano diventare un lontano ricordo".
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