La Fiorentina l'ha definito "insostenibile", il neo presidente della Sampdoria Ferrero ha chiesto agli altri patron "di unirsi per evitare la sua elezione". Carlo Tavecchio, con la sua uscita sugli "stranieri che prima mangiavano banane, oggi giocano titolari in serie A", è finito al centro di una vera e propria bufera internazionale (tanto grande quanto giustificata) che rischia di fargli perdere quella presidenza della Figc che ormai aveva praticamente in pugno.
Dopo i passi indietro dei due club, quelli viola e quello blucerchiato, ora sulla possibile elezione di Tavecchio si è espressa anche la Fifa, chiedendo chiarezza alla Figc e invitandola senza mezze parole a muoversi "per adottare le misure adeguate per un'eventuale indagine sulla questione, perché - come ha scritto la Fifa stessa - nel 2014 combattere il razzismo dev'essere sempre la priorità".
Come detto, Tavecchio prima della clamorosa dichiarazione di venerdì aveva letteralmente in pugno la presidenza della Figc lasciata libera lo scorso giugno da Giancarlo Abete dopo il flop mondiale dell'Italia di Cesare Prandelli, con il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis che aveva già spiegato come diciotto club di serie A avevano già deciso di appoggiare la sua candidatura (gli unici contrari Juventus e Roma). Ora, però, i passi indietro di Fiorentina e Samp aprono a nuovi scenari. E se alcuni presidenti si sono già esposti difendendo o attaccando Tavecchio, la posizione dell'Atalanta non è ancora chiara: fino a venerdì, prima della sciagurata dichiarazione, il club bergamasco puntava sul numero uno della Lega Nazionale Dilettanti, ma oggi? La domanda, per ora, non ha risposta dal momento che né Antonio Percassi, né Pierpaolo Marino, hanno espresso una posizione ufficiale, anche se il dg ha rilasciato una dichiarazione a Sky lunedì sera al termine del sorteggio del calendario di serie A: "Quella di Tavecchio è stata una battuta infelice - ha commentato Marino -, ma la sede opportuna per verificare se ci sono cambiamenti di posizione penso sia la Lega. Se andassimo lì, ognuno potrebbe esprimere la propria opinione in proposito. Finora c’è stata quasi l’unanimità sulla sua nomina e credo che l’ipotesi commissariamento sia un tantino avventata. C’è volontà di un percorso unitario in Lega come non mai e, al momento, non vedo la necessità di posizioni singole. La richiesta di aprire un'indagine da parte della Fifa fa parte di un iter che si è innescato perché giustamente l’argomento razzismo è molto combattuto, ma non dobbiamo lasciarci condizionare da regolamenti internazionali che a volte possono male applicarsi al nostro interno".
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