Lavori fatti solo a favore di telecamere e cronisti per la “trincea” del nuovo ospedale di Bergamo: “C’erano i giornalisti, la televisione e gli escavatori che facevano finta di scavare, dove uno scavava e l’altro riempiva, giusto per fare cinema”.
In un’intercettazione telefonica del febbraio 2012 un uomo, tale “Ale”, parlava così con Pierpaolo Perez, l’ex responsabile dell’Ufficio Gare e Appalti di Infrastrutture Lombarde arrestato una settimana fa insieme all’ex dg Antonio Rognoni, descrivendo i lavori “finti”.
Nella lunga serie di presunti appalti truccati al centro dell’inchiesta del procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dei pm Paola Pirotta e Antonio D’Alessio, infatti, ci sono anche incarichi e consulenze legali relativi alla realizzazione del nuovo ospedale di Bergamo. Mentre in Procura a Bergamo è aperta proprio un’inchiesta sulla cosiddetta “trincea” della struttura sanitaria. Di quest’opera, appunto, parlano Perez e “Ale” nelle telefonata intercettata il 2 febbraio del 2012, contenuta nei brogliacci che sono stati depositati come allegati all’ordinanza di custodia cautelare a carico di otto persone.
Ale, scrivono gli investigatori, dice a Perez che “lui” (secondo la Gdf, è “evidentemente Rognoni”) “lunedì va da Lucchina sul tema Bergamo perché ora sono sotto i riflettori, Ale dice che hanno 3 giorni di riunioni su Bergamo”.
Ale poi, annotano ancora gli investigatori, “dice che domani” girerà a Perez “il video dove si vede che hanno iniziato i lavori per la trincea, dice che c’erano i giornalisti, la televisione e gli escavatori che facevano finta di scavare dove uno scavava e l’altro riempiva giusto per fare cinema”.
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