Identificati dalle telecamere, per 50 tifosi della Juventus sono scattati denuncia e Daspo, dopo i 18 atalantini già colpiti dal medesimo provvedimento. Si è conclusa l’indagine relativa agli scontri avvenuti l’8 maggio scorso a Bergamo in occasione della partita serale tra Atalanta e Juve. Una serata di violenza e disordine pubblico quella, iniziata con l’arrivo dei pullman juventini nei pressi dello stadio Comunale.
Con un piano premeditato dagli stessi bianconeri. Gli occupanti dei primi due mezzi tra i 12 in totale, appartenenti al gruppo dei “Drughi bianconeri”, arrivati a piazzale Oberdan scesero per cercare lo scontro con i bergamaschi, che a loro volta si difesero con lanci reciproci di fumogeni e oggetti vari. Poi, sempre prima del fischio d’inizio, una volta arrivati allo stadio gli ultrà juventini uscirono dall’area riservata, per scontrarsi nuovamente con quelli nerazzurri che nel frattempo avevano circondato lo stadio.
Infine, una volta all’interno del Comunale, iniziò un lancio reciproco tra il settore ospiti occupato dai bianconeri la Curva Sud atalantina. Petardi e anche parti di sanitari, che gli juventini staccarono dai bagni dello stadio, provocando numerosi danni. Una serata che portò ad un totale di 7 feriti.
L’indagine lunga e complessa, condotta dalla Digos di Bergamo e dalla polizia scientifica, aveva già portato all’identificazione, alla denuncia e al provvedimento di Daspo per 18 ultrà nerazzurri, ai quali si aggiungono i 50 juventini: “Ci sono voluti mesi per l’identificazione dei soggetti, in quanto erano tutti con il volto travisato –ha spiegato il comandante della Digos, Giorgio Grasso– abbiamo dovuto confrontare le immagini delle telecamere d’ingresso con quelle degli scontri. Siamo soddisfatti del risultato, che rappresenta una risposta concreta a quanto accaduto quella sera”.
Tra i 50 bianconeri denunciati non c’è nessun bergamasco, ma compiaono alcuni svizzeri oltre a tifosi provenienti da altre regioni. I reati vanno da resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, danneggiamento e travisamento. Per loro, oltre che per i 18 atalantini già fermati, previsto un Daspo (divieto di entrare negli impianti sportivi italiani) fino a 5 anni. E tra una meno di una settimana, martedì 29 ottobre, a Bergamo è in programma Atalanta-Inter, una partita tra due squadre con tifoserie da sempre rivali e già protagoniste di diversi scontri in passato. Previsto per quella sera un folto schieramento di forze dell’ordine.
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