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La novità

Papa Giovanni XXIII entra in tutte le case con il nuovo elenco “Sì!” fotogallery

Presentata l’edizione 2013-2014 dell’elenco telefonico di Bergamo e provincia, che onorerà la memoria del Pontefice bergamasco con la sua immagine in copertina

Ricordare e onorare la memoria di Papa Giovanni XXIII inserendo la sua immagine in un oggetto utilizzato nella vita di ogni giorno e presente in tutte le case. È stata questa la motivazione alla base della scelta di Pagine Sì! di caratterizzare l’edizione 2013-2014 dell’elenco telefonico di Bergamo e provincia con una fotografia del Pontefice, nativo di Sotto il Monte, che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e non solo. L’iniziativa è stata presentata martedì 16 aprile a Palazzo Morando.

Il presidente di Pagine Sì! S.p.A. ha affermato: “La raffigurazione che è stata inserita, tratta da un quadro della parrocchia di Martinengo, rappresenta molto bene lo spirito con cui vogliamo ricordare Papa Roncalli. Dal ritratto emerge il suo essere figura parterna e rassicurante: siamo molto lieti di arricchire il prodotto offerto con il riferimento a una personalità così significativa”. È un modo per promuovere e valorizzare il legame con il territorio e con le sue personalità più significative.

“L’inserimento della raffigurazione avviene proprio quest’anno, in cui la Diocesi di Bergamo ricorda l’indizione del Concilio Vaticano II, che lui stesso aveva fortemente voluto, e l’anniversario della sua morte, avvenuta il 6 giugno 1963. L’auspicio è che le persone possano diventare più buone proprio come lo era lui” – ha dichiarato il Vicario Episcopale per la Città di Bergamo monsignor Maurizio Gervasoni. Il legame tra il Papa buono e il mondo dei media è sempre stato molto forte. “Papa Giovanni XIII è stato un uomo della comunicazione – ha sottolineato don Giovanni Gusmini, Componente del Comitato Scientifico della Fondazione Giovanni XXIII- .

Svolse un’abbondante attività epistolare, scrivendo diverse lettere e molte encicliche. Non dimentichiamo, per esempio, la “Pacem in terris”, di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario. Promuovendo il dialogo, fu protagonista di un intenso impegno diplomatico in situazioni molto difficili, come in occasione della crisi di Cuba e durante la guerra fredda. Inoltre, fu il primo redattore de “La vita diocesana”, la pubblicazione nata per rafforzare il legame tra la Diocesi e le parrocchie. Prima di lui, già Papa Pio XI e Pio XII utilizzarono spesso lo strumento dei messaggi radiofonici, ma il rapporto tra Giovanni XXIII e i media fu particolarmente fecondo ed efficace. La guida telefonica svolge una funzione analoga: aiuta ciascuno di noi a contattare gli altri. Non bisogna dimenticare che dietro a ogni numero c’è un nome, un nome corrisponde a una persona e ogni individuo corrisponde a una storia. L’elenco telefonico ha proprio lo scopo di facilitare l’incontro tra le persone, promuovere la strada del dialogo e accorciare la distanza tra gli uomini”.

Il Coordinatore Pagine Si’! SpA di Bergamo e provincia Claudio Capelli, poi, ha spiegato le caratteristiche del nuovo elenco telefonico: “È scritto in modo ben leggibile, con il cognome e il numero di telefono in grassetto. I recapiti sono suddivisi per nomi e per categorie, mentre gli enti e le istituzioni sono segnalati con uno sfondo di color azzurro. Oltre ai contatti telefonici, sfogliando le pagine, è possibile avere informazioni utili sui servizi offerti ai cittadini e sulle attività svolte da numerose organizzazioni di volontariato.

I nuovi strumenti di comunicazione stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante nella nostra società. Come ha evidenziato Roberto Preda, responsabile della Divisione Marketing di Sì. “Tra pochi giorni sarà accessibile la nuova aplicazione Sì! Happy, un nuovo portale locale messo a disposizione delle aziende, con un costo di soli 500 euro annui, per facilitare il contatto tra il venditore di un prodotto e il cliente. Attualmente è attivo in sette province ma, man mano, la sua fruizione si estenderà, giungendo entro la fine di aprile a 16 province e infine coprendo tutto il territorio”.

Paolo Ghisleni

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