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Verso l'assemblea

Ubi scrive alla Consob Resti: “Noi regolari” E Jannone va in Procura

A dieci giorni dall'assemblea dei soci di Ubi Banca non mancano colpi di scena. Se da una parte Ubi Banca risponde alla Consob e precisa "Le nostre procedure sono corrette". Andrea Resti precisa: "Noi regolari". E Jannone in serata replica: "Piena fiducia nella magistratura" e annuncia il silenzio stampa.

A dieci giorni dall’assemblea dei soci di Ubi Banca non mancano colpi di scena. Se da una parte Ubi Banca risponde alla Consob e precisa "Le nostre procedure sono corrette". Andrea Resti precisa: "La nostra lista regolare". E Jannone in serata replica: "Piena fiducia nella magistratura" e annuncia il silenzio stampa.

 

UBI BANCA: IL VOTO SARA’ SEGRETO E PROTETTO

Con riferimento alle notizie di stampa apparse nei giorni scorsi, UBI Banca, nel ricordare che in occasione della prossima assemblea della Banca, convocata per i giorni 19 e 20 aprile 2013, si procederà, tra l’altro, alla nomina del Consiglio di Sorveglianza per il triennio 2013/2015, precisa che tale nomina, in ottemperanza dell’art. 28 dello statuto sociale, avverrà a scrutinio segreto.

Tale modalità prevede che l’anonimato dei soci votanti, e così la segretezza dell’espressione del voto, siano mantenuti tanto nei confronti della Banca quanto degli altri soci che rimarranno identificabili soltanto ai fini dell’esercizio dei diritti sociali. Per consentire la tracciabilità del voto soltanto ex post e nella sola ipotesi di verifiche disposte dalle competenti Autorità, le schede cartacee per la votazione recheranno stampigliato un codice a barre che consentirà a una primaria società esterna all’uopo incaricata dalla Banca di individuare l’espressione di voto di ciascun socio.

Il codice a barre stampato sulla scheda di votazione consiste in una combinazione di caratteri collegati al numero progressivo del badge consegnato all’ingresso, senza alcun riferimento al numero progressivo assegnato al socio sul libro soci della Banca e consente l’identificazione del votante solo mediante l’uso di specifiche apparecchiature informatiche nella esclusiva disponibilità della società incaricata. Qualora le competenti Autorità formulassero richiesta in tale senso, la società incaricata provvederà, con garanzia di segretezza, alla lettura delle schede di votazione utilizzando un’apposita apparecchiatura nella sua esclusiva disponibilità, realizzando un archivio informatico contenente l’individuazione dell’espressione di voto di ciascun socio.

La procedura di voto a scrutinio segreto come sopra illustrata è stata oggetto di informativa alla Consob, a seguito di specifica richiesta di quest’ultima.

UBI BANCA SCRIVE A CONSOB E A BANCA D’ITALIA

In relazione alle note datate 2 e 4 aprile a firma del dottor Jannone, UBI Banca informa che, in ottemperanza alla richiesta pervenuta da Consob in data 5 aprile 2013 e alla successiva comunicazione in data 8 aprile 2013, è stata messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito della banca www.ubibanca.it – sezione Soci e depositata presso Borsa Italiana S.p.A., la comunicazione relativa alle precisazioni richieste al Consiglio di Sorveglianza ai sensi dell’art. 114, comma 5, del TUF.

LA PRESA DI POSIZIONE DI ANDREA RESTI

"Con lettera del 4 aprile 2013, il dottor Giorgio Jannone ha presentato un esposto / reclamo a Banca d’Italia, Consob e UBI Banca, richiedendo l’esclusione, per asserite irregolarità, delle liste concorrenti a quella da lui stesso guidata, candidate alla nomina del Consiglio di Sorveglianza della stessa UBI Banca, in occasione dell’assemblea del 20 aprile 2013 – scrivono i candidati di Ubi, Banca popolare!" -. Senza entrare nel merito di ogni singola affermazione presente nell’esposto, i candidati della lista “UBI, banca popolare!” desiderano evidenziare quanto segue:

1. Tempi e modalità della presentazione e verifica delle documentazione a supporto delle liste.

Il dottor Jannone vuole far credere che il controllo della documentazione a supporto della nostra lista sia durato solo 20 minuti, deducendone un presunto trattamento privilegiato. Afferma inoltre che la documentazione sarebbe stata presentata dopo la scadenza dei termini perentori previsti, cioè dopo le 17.30.

Peccato che nel medesimo verbale redatto alla presenza del notaio, a cui l’esposto fa riferimento, sia scritto anche (ma l’esposto non lo dice…), che l’ingresso del presentatore della lista nella sede di UBI Banca è avvenuto alle ore 14,19 (come rilevato dai badge della banca) e che subito dopo sono state avviate le procedure di verifica dei documenti.

Tali verifiche sono state condotte da tre addetti alla funzione Compliance della Banca, con altri rappresentanti della stessa presenti a rotazione, e sono durate circa 3 ore. Per la verbalizzazione dei risultati, il presentatore e il personale della banca hanno poi dovuto attendere il notaio sino alle 18,40. Il notaio infatti era occupato in altro locale della banca, dove aveva luogo, da diverse ore, la verifica di analoga documentazione della lista Jannone, rivelatasi particolarmente laboriosa.

2. Validità della documentazione a supporto della lista “UBI, banca popolare!”

I candidati della lista “UBI, banca popolare!” non hanno seguito in prima persona l’attività di raccolta delle firme, di cui va dato credito ai sostenitori della lista. Le firme a supporto della lista sono risultate, in gran parte, raccolte presso le filiali del Gruppo UBI Banca secondo le procedure stabilite dalla banca stessa, in presenza dei relativi funzionari a ciò autorizzati; in misura inferiore attraverso notaio.

Tutta la documentazione, così come raccolta, composta in fascicoli a seconda delle aree geografiche di provenienza, è stata presentata e verificata il giorno 25-3-2013 presso UBI Banca, nei modi già chiariti al punto precedente.

Tale documentazione è stata quindi visionata in più occasioni e da più persone diverse, qualificate e a ciò preposte; e da esse – tutte parti terze rispetto ai candidati della lista – ritenuta completa e regolare.

Nella documentazione allegata alla presentazione delle firme è stato riscontrato che alcuni firmatari avevano incluso anche documenti superflui: quali ulteriori fotocopie dei documenti di identità e fotocopie del biglietto di partecipazione all’assemblea. Documenti superflui, non irregolari.

3. Conclusioni

L’esposto del dottor Jannone, candidato per una lista concorrente, vorrebbe far credere che la documentazione a supporto della lista “UBI, banca popolare!” sarebbe stata:

       verificata in modo sommario o compiacente dagli addetti preposti;

       presentata dopo il termine ultimo delle 17,30

       affetta da palesi irregolarità.

Come si è visto, tali affermazioni non rispondono al vero. Sarebbe un peccato alla vigilia di un evento importante come l’assemblea di UBI Banca tali affermazioni – non certo per scelta dei candidati di “UBI, banca popolare!” – avessero distolto l’attenzione dei soci dai programmi. Per quanto riguarda la lista “UBI, banca popolare!”, le priorità sono:

       i tagli ai costi di governance e un multiplo massimo tra stipendi dei giovani impiegati e del top,

       la revisione dei grandi fidi per fare spazio alle piccole imprese,

       l’impegno a privilegiare le carriere interne e a fare a meno di molte consulenze,

       la libertà dai centri di potere per scrollarsi di dosso i costi impropri.

Senza risse, pensando al bene comune.

LA REPLICA DI GIORGIO JANNONE

"La nostra risposta in merito alle odierne repliche del professor Andrea Resti e del Consiglio di Sorveglianza, attinenti alle richieste formalizzate da parte della Consob e della Banca d’Italia ad UBI Banca sul tema della regolarità della presentazione delle liste, è estremamente semplice e sintetica: mercoledì 10 aprile formalizzeremo ai competenti uffici gli ulteriori atti formali già illustrati nella giornata di lunedì. In attesa delle decisioni e dei provvedimenti delle Istituzioni interessate e della Magistratura, in cui riponiamo la massima fiducia, preannunciamo che rinunciamo sin da ora ad intervenire con ulteriori comunicati stampa attinenti agli argomenti oggetto di denuncia, per il dovuto rispetto per il delicato compito cui sono chiamate la Magistratura le altre Autorità coinvolte" afferma Giorgio Jannone. 

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