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Il commento

Ance Bergamo: “Bene i pagamenti a 30 giorni Ora il patto di stabilità”

Per Ottorino Bettineschi, presidente di Ance Bergamo, commenta con soddisfazione la circolare dello Sviluppo economico che prevede il pagamento a 30 giorni alle imprese anche per i lavori pubblici.

"È un traguardo importante, ma anche un punto di partenza per far ripartire l’economia nel settore dell’edilizia ora servono altre misure: la prima è sbloccare il patto di stabilità per i Comuni virtuosi”. Ottorino Bettineschi, presidente di Ance Bergamo, commenta con soddisfazione la circolare dello sviluppo economico che prevede il pagamento a 30 giorni anche per i lavori pubblici.

“La circolare arriva e fa chiarezza in materia di pagamento sul Dlgs 195 del 2012 – continua Bettineschi – anche se sarà valida solo per i nuovi contratti stipulati a partire dal 2013. C’è tutto un arretrato che va smaltito e saldato. Si tratta di consistenti somme di denaro necessarie alle imprese per ripartire. Non dimentichiamoci che i nostri appelli erano davvero accorati proprio perché conoscevamo quanto fosse pesante questa situazione”.

Il presidente di Ance Bergamo se da una parte è soddisfatto per questo chiarimento, dall’altra si aspetta un ulteriore passo avanti.

“Ora si deve puntare a sbloccare il patto di stabilità per liberare le risorse che hanno i comuni virtuosi – aggiunge Bettineschi –. Solamente così le amministrazioni pubbliche possono investire, rispondendo con infrastrutture alle necessità del territorio, e dall’altro dando ossigeno all’economia”.

Il Dlgs 192 che ha recepito le norme dell’Unione Europea sui tempi di pagamento nelle transazioni commerciali, ha dettato nuove regole anche per il settore pubblico. La circolare rilegge anche il codice degli appalti (Dlgs 163/2006) e il regolamento di settore (Dpr 207/2010) alla luce dei termini di pagamento – tempi e sanzioni – disposti dalla nuova disciplina. L’inasprimento più severo delle sanzioni per i ritardati pagamento della pubblica amministrazione nei lavori pubblici riguarda non tanto gli stati di avanzamento lavori (i Sal) quanto la liquidazione del saldo finale.

In questo caso il termine di 90 giorni previsto ora dal codice degli appalti è “incompatibile” con la disciplina europea e nazionale che prevede il termine di trenta giorni dalla verifica dal certificato di collaudo. In caso di mancato rispetto del pagamento, scatta la corresponsione degli interessi semplici di mora su base giornaliera ad un tasso che è pari al tasso di interesse applicato dalla Bce alle sue più recenti operazioni di rifinanziamento principali, in vigore all’inizio del semestre, maggiorato dell’8%, senza che sia necessaria la costituzione in mora.

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