Clima teso nell’Italia dei Valori dopo le dimissioni di Gabriele Sola dal Consiglio regionale. Molti non hanno gradito la mossa di Sola, che ha deciso di rinunciare al vitalizio dimettendosi. La contesa è tra il segretario regionale Piffari e lo stesso Sola, che non le manda a dire.
"L’instancabile Piffari insiste nel parlare a sproposito di coerenza (concetto cui, evidentemente, non riesce proprio a conferire il corretto significato: un motivo ci sarà). E, in uno sbocco di eloquente debolezza, dimostra di morire dalla voglia di vedermi “cambiare squadra” (riporto testualmente). Invece no: resto qui, nell’Idv. O, perlomeno, ci resterò sino a quando riterrò che la politica, questa politica, possa essere modificata dall’interno. Se poi ciò mi apparisse impossibile persino nell’Italia dei Valori della Lombardia, lascerei il campo da gioco e non cambierei di certo maglia. Ho sempre detestato i “mercenari” nello sport, figurarsi in politica. Certo, più assisto a queste tristi manfrine da fine impero (generate, lo voglio ricordare, dalla mia decisione di dimettermi prima della “mandria” del Pirellone e di rinunciare al vitalizio ed alle mensilità residue: evidentemente, per qualcuno, una colpa grave) e più mi convinco ci sia proprio bisogno di un po’ d’aria fresca. A Piffari lancio, sommessamente, un messaggio: provi a contenere questo inspiegabile nervosismo, intessuto di sgomitate ed entratacce a gamba tesa, peraltro contro un suo stesso “compagno di squadra”. Questo atteggiamento non aiuta il partito, in un momento già di per sé delicato, né giova alla sua immagine. Da parte mia, d’ora in avanti cercherò, sino all’umanamente possibile, di ignorare i probabili, ulteriori attacchi di Piffari e dei Pifferai".
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