È un telaio a pinze frutto di investimenti in innovazione e ricerca. Per nome porta una sigla R 9500 dove “R” sta per “Rapier”, un termine inglese utilizzato per le macchine a pinza. Ma la “R” potrebbe essere letta come rinascita, ripresa.
L’hanno progettato e realizzato alla Itema di Colzate, al centro ricerca e sviluppo dove lavorano una quarantina di ingegneri e tecnici. È un gioiellino nel proprio settore che ha già conquistato alcuni clienti di Giappone, Turchia, Sud America e pochi giorni fa alla Weberei Russikon di Zurigo, in Svizzera. È un telaio che segna una nuova strada del gruppo Itema che raccoglie l’eredità dell’ex Promatech dei Radici. Nella società oltre al 75% di Miro, Angelo e Maurizio Radici c’è il 25% di Arizzi e Torri.
Nomi che hanno rappresentato la storia del tessile e che ora rilanciano. Sfoltite le attività poco legate al tessile, ora Itema riunisce il percorso produttivo di Somet, Vamatex e Sultex. Già lo scorso anno alla fiera internazionale di Barcellona, in Spagna, la Itema si era presentata con il telaio ad aria A9500.
“È una macchina più facile da utilizzare – spiega Carlo Rogora, amministratore delegato di Itema – più affidabile e richiede meno manutenzione”. Rispetto al passato il telaio si è alleggerito di circa il 20% dei componenti.
R9500 sarà presentato martedì 2 ottobre. Un telaio che raccoglie tutta la speranza della Val Seriana per l’indotto che porterà a livello di meccanica: ritessere un distretto che ha rappresentato l’anima economica dell’intero territorio.
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