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La protesta

Le Province lombarde: “La Regione ricorra contro la spending review”

Anche il presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano ha partecipato al meeting per mantenere le autonomie locali organizzato a Milano. Sertori: “Le Province vanno riorganizzate, cosi come anche le Regioni e, soprattutto, lo Stato".

Anche il presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano ha partecipato al meeting per mantenere le autonomie locali organizzato a Milano. “Non saremo complici di chi ci chiede di procurare un danno ai cittadini e di portare i nostri territori sul baratro”. A parlare è il presidente dell’Unione Province Lombarde, Massimo Sertori. “Le Province vanno riorganizzate, cosi come anche le Regioni e, soprattutto, lo Stato – sottolinea Sertori -, ma in modo logico e non applicando pedissequamente i criteri inadeguati previsti dal governo.” Il punto di partenza, a parere dell’UPL, deve essere l’elezione popolare delle Province: “Trasformarle in enti di secondo livello governati da nominati – prosegue Sertori – significa togliere democrazia e impedirgli di svolgere la loro funzione principale: fare sintesi sul territorio. Un’esigenza assoluta, ancor più in una realtà come la Lombardia, dove ci sono 10 milioni di abitanti e tantissimi Comuni, molti dei quali montani. È lampante, poi, che i tagli previsti dalla Spending review non sono tagli alle Province ma tagli ai servizi.Trasporto pubblico locale, manutenzione di scuole e strade, per fare solo alcuni esempi, ora sono garantiti dalle Province ma domani, con questa riforma, potrebbero passare in capo ai Comuni, creando grande confusione e peggiorando ulteriormente le gravi difficoltà economiche in cui versano questi enti. Del resto, ora come ora, molte Province rischiano già quest’anno il dissesto economico, viste le ripercussioni che i pesantissimi tagli hanno non solo sui bilanci ma soprattutto sul rispetto del patto di stabilità, che blocca i nostri soldi in tesoreria a Roma e ci impedisce di utilizzarli, in primis per pagare le imprese”. UPL, quindi, sottolineando tra l’altro come i tagli incidano di più sui territori del Nord, proprio in ragione dei maggiori servizi garantiti ai cittadini, si impegna a presentare entro il mese di ottobre una proposta condivisa di riorganizzazione provinciale che tenga conto anche dell’omogeneità territoriale e delle esigenze delle diverse realtà produttive presenti: “Chiediamo il sostegno palese di Regione Lombardia – afferma Sertori -, che sollecitiamo a presentare al più presto ricorso contro la Spending review presso la Corte Costituzionale. Se nella nostra proposta di riordino territoriale ci atterremo alle regole imposte dall’alto – conclude – andremo incontro al caos istituzionale in un momento di assoluta difficoltà per i nostri territori: le aziende chiudono, la gente resta a casa, avventurarsi in una riforma rigida e confusa, che in nome di un finto risparmio getta fumo negli occhi ai cittadini togliendogli rappresentatività e punti di riferimento, è da ingenui oltre che da irresponsabili.”

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