Chiamatelo highlander, immortale, sempreverde o intramontabile. Oppure semplicemente con il suo nome e con il suo cognome: Claudio Paul Caniggia. L’argentino, indimenticata stella atalantina, aveva stupito tutti decidendo di tornare a calcare i campi di calcio a 45 anni suonati, accettando l’offerta un po’ stramba e un po’ prestigiosa del Wembley Fc di Terry Venables che, oltre all’ex nerazzurro, aveva deciso di tesserare altri ex calciatori che in passato hanno fatto la storia del football britannico (da Ray Parlour a Martin Keown, senza dimenticare Graeme Le Saux e Brian McBride, con David Seaman allenatore dei portieri).
Il sogno del tecnico è quello di portare, anche grazie al reality show che vede protagonista la sua squadra su Espn (nello stile di “Campioni” proposto qualche anno fa da Mediaset), il Wembley Fc alla storica finale della FA Cup. E sabato 11 agosto, in occasione del primissimo turno della prestigiosa manifestazione, il Figlio del vento non ha tradito le attese, aprendo la festa dei rossi del Nord di Londra con un gol molto simile a quelli realizzati al Comunale con la casacca dell’Atalanta, raccogliendo un lungo lancio di un difensore (e approfittando di un liscio abbastanza clamoroso di un avversario) e trafiggendo il portiere in uscita con un delizioso “tocco sotto”.
Anche grazie alla rete dell’argentino il Wembley Fc si è potuto sbarazzare del Langford, accedendo così al secondo turno di FA Cup.
Inutile dire quante e quali celebrazioni la stampa inglese abbia riservato al Figlio del vento per la sua ottima prestazione e per il suo gol di pregevole fattura. La notizia è stata infatti ripesa da tutti i maggiori quotidiani sportivi britannici ma, ne siamo certi, non sorprenderà più di tanto i tifosi atalantini: loro non si stupiscono più di fronte alle meraviglie di quell’argentino che a Bergamo, ormai, è uno di casa.
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