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Comunione e liberazione

Bergamo e il Meeting, un legame indissolubile

Bergamo e i bergamaschi si preparano all’edizione 2012 del Meeting di Rimini, che dal 1980 richiama ogni anno oltre 700 mila presenze medie. Organizzato dal Comunione e Liberazione, è il festival estivo di incontri, mostre, musica e spettacolo più frequentato al mondo.

Bergamo e i bergamaschi si preparano all’edizione 2012 del Meeting di Rimini, che dal 1980 richiama ogni anno oltre 700 mila presenze medie. Organizzato dal Comunione e Liberazione, è il festival estivo di incontri, mostre, musica e spettacolo più frequentato al mondo. In questi anni si sono avvicendate sul palco personalità fra le più significative della scena mondiale: Papa Giovanni paolo II, Emanuel Levinas, l’allora cardinale Ratzinger, madre Teresa di Calcutta, il Dalai Lama, Eugene Ionesco, Lech Walesa, Carlo Rubbia e ancora politici, imprenditori, scienziati, filosofi, artisti. L’edizione di quest’anno, dal 19 al 25 agosto, si intitolerà “La natura dell’uomo è rapporto con l’infinito”. Moltissimi i bergamaschi che fin dal primo anno partecipano al Meeting, moltissimi anche quelli che dopo aver partecipato la prima volta decidono di tornare. “Il Meeting è un contributo al bene comune di questo paese – spiega Rossano Breno, presidente della Compagnia delle Opere Bergamo durante la conferenza stampa di presentazione nella sala Funi della Banca Popolare di Bergamo – è un grande momento di incontro, a cui partecipano tantissime persone e che può vantare il contributo di migliaia di ragazzi volontari. Per loro è un’esperienza fantastica, tornano più forti di prima”. “Non è un semplice convegno – commenta Bernhard Scholz, presidente nazionale della Compagnia delle Opere – è un incontro che coinvolge il singolo, dà la possibilità di riscoprire se stessi. Spero che questo Meeting ridesti nelle persone la consapevolezza della grandezza della propria vita”. La Compagnia delle Opere ha chiesto a due amici del Meeting di raccontare la propria esperienza. “Quello che mi affascina di questo appuntamento è il fatto che la fede si incarna, diventa opera – spiega monsignor Lucio Carminati, delegato vescovile per le attività economiche -. Attraverso le varie proposte si dimostra che la fede non è in cielo, ma diventa qualcosa di tangibile. Torniamo a casa con la consapevolezza che vivere da cristiani non solo e possibile, ma e anche bello e rende contenti”. Tocca poi a Renato Ravasio, presidente della fondazione istituti educativi di Bergamo: “Frequento da sempre il Meeting per un bisogno interiore. Finisce l’esperienza e non vedi l’ora che inizi quella successiva. ‘E un avvenimento straordinario che per fortuna abbiamo in Italia, un invito alla riflessione rivolto al popolo”.

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