Tre agenti della Guardia di Finanza si sono presentati giovedì a Palazzo Frizzoni per acquisire la proposta di delibera per l’assunzione del nuovo direttore generale Ivan Alessandro Mazzoleni. Un documento che è nell’ufficio di Marcello Moro, assessore al Personale del Comune di Bergamo, e già sotto inchiesta per corruzione insieme all’imprenditore di Grumello del Monte Pierluca Locatelli. Secondo chi indaga, la firma dell’assessore Moro sulla proposta di delibera sarebbe “falsa”. Pare che Moro – in vacanza all’Isola d’Elba – abbia chiesto alla sua segreteria di firmare a suo nome una delibera.
Una cortesia che costa cara, perché è una violazione dell’articolo 476 del Codice penale che regola il “falso materiale in atto pubblico” e che prevede una pena “da uno a sei anni di reclusione”. Per questo motivo in Procura è stato aperto un fascicolo per “falso materiale in atto pubblico” con l’iscrizione nel registro degli indagati dell’assessore Moro e della sua segretaria.
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