“Peggio del previsto: tagli effettuati ad canis cazzium”: cosi’, in un tweet, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, commenta il decreto legge sulla spending review. In un altro tweet l’altroieri il governatore scriveva: ”Si discute di tagli. Sacrosanto abbattere la spesa. Ma non tagli lineari che puniscono chi e’ gia’ virtuoso. Sbagliato tagliare ad cazzium”. I presidenti delle Regioni chiederanno un incontro urgente con il capo del Governo, Mario Monti, per discutere ”dei gravi problemi che i provvedimenti annunciati questa notte suscitano a riguardo della sanita’ e dei trasporti”. Formigoni, in una conferenza stampa, ha ribadito ancora una volta di avere sì ”sposato sin dall’inizio la revisione della spesa”, ovviamente riferendosi a ”spesa improduttiva, sprechi, diseconomie”. In questo caso invece, ”si tratta di tagli lineari” con gravissime ”ripercussioni dirette sui servizi ai cittadini, siano essi pazienti o pendolari. Non accettiamo questa logica – ha insistito Formigoni – che penalizza insopportabilmente le Regioni virtuose che non hanno sacche di inefficienza su cui applicare i tagli, tra cui la Lombardia certamente, unica ad avere i conti in pareggio”. Formigoni nega che quella delle regioni sia una difesa corporativa: ”Siamo pronti a fare i sacrifici, come tutti. Anzi, vogliamo semmai essere coinvolti nel decidere come e dove si possono fare”. Se invece, ai 22 miliardi di minori stanziamenti per la sanita’ negli ultimi tre anni si aggiungeranno altri tagli lineari, questo costringera’ a tagliare servizi. ”E allora – ha detto ancora Formigoni – sia il Governo a dire quali dei Livelli essenziali di assistenza cancellera’, cioe’ quali prestazioni che le Regioni sono obbligate ad erogare gratis non dovranno essere piu’ erogate”.
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