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Bergamo

I consiglieri comunali si riducono lo stipendio Gettoni giù del 10%

Solo antipolitica? Un gesto nei confronti dei cittadini in tempo di crisi? Anche i consiglieri comunali, dopo sindaco e assessori, hanno deciso di ridursi lo stipendio del 10%. Lo stesso dovranno fare anche i componenti dei consigli di amministrazione delle società partecipate.

Solo antipolitica? Un gesto nei confronti dei cittadini in tempo di crisi? Anche i consiglieri comunali, dopo sindaco e assessori, hanno deciso di ridursi lo stipendio del 10%. Lo stesso dovranno fare anche i componenti dei consigli di amministrazione delle società partecipate. Il voto favorevole all’ordine del giorno presentato da Sergio Gandi del Partito democratico è arrivato dopo una lunga discussione in cui maggioranza e minoranza hanno giocato fuori dagli abituali schemi. Tanto da far saltare le rispettive alleanze in nome di una libertà di coscienza su un tema caldo in tempo revisione della spesa e tagli ai costi della politica. In totale verranno risparmiati circa 100 mila euro (un consigliere comunale percepisce 60 euro netti ogni seduta, ndr), da destinare “alle nuove generazioni”. “Siamo attenti ai bisogni della società e dei cittadini – spiega nel suo intervento Gandi – Io credo che sia un atto doveroso, da parte di alcune forze politiche deve esserci coerenza”. Il riferimento è alla Lega Nord, che infatti vota a favore così come gran parte del Popolo della Libertà. Le maggiori resistenze arrivano da Lista Bruni e da Lista Tentorio. “A mio avviso questa proposta è un pasticcio – spiega Roberto Bruni – Non ci sto alla demagogia a buon mercato. E’ assolutamente vero che la giungla dei compensi dei politici italiani vada messa in ordine. Ma così facendo passa il messaggio che anche noi facciamo parte della casta. Invece tutti sanno che i compensi sono irrisori se comparati alla responsabilità di un sindaco o di un assessore comunale”. D’accordo con Bruni il consigliere della Lista Tentorio Valerio Marabini: “E’ un ordine del giorno demagogico perché equipara la fatica e l’impegno di un consigliere comunale a quello di altri livelli amministrativi. Non si può dire che svolgiamo il nostro incarico per interesse economico, spero che la stampa renda giustizia agli amministratori di questa città”. Il sindaco Franco Tentorio non si esprime sulla delibera, ma non manca di difendere il lavoro di tutti i consiglieri. “Sono convinto che gli uomini che lavorano non siano mai un costo, vale nel pubblico come nel privato – afferma il primo cittadino – Se questi sono i costi della politica, penso che la politica debba avere un costo. La legge ha comunque già ridotto i compensi”. Alla fine i voti contrari saranno quelli di Francesco Benigni ed Enzo De Canio (Pdl), Valerio Marabini e Lorenzo Carminati (Lista Tentorio), Simone Paganoni ed Enrico Fusi (Lista Bruni). Astenuti il sindaco Franco Tentorio, Roberto Bruni, Nadia Ghisalberti e Stefano Zenoni (Lista Bruni), Giamprieto Tomasini (Pdl).

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