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Bergamo

Dal Comune 100 mila euro alla Curia per restauri Lo impone la legge

Bergamo così come tanti altri Comuni hanno imposto una revisione della spesa al singolo centesimo. Tuttavia la legge regionale 11 del marzo 2005 impone a tutte le amministrazioni di destinare “l’8% degli oneri di urbanizzazione secondaria, per attrezzature di interesse religioso” come chiese, oratori, case parrocchiali.

Ogni soldo speso dall’amministrazione vale doppio in un periodo di crisi come quello che sta attraversando l’Italia e gli enti locali. Bergamo così come tanti altri Comuni hanno imposto una revisione della spesa al singolo centesimo. Tuttavia la legge regionale 11 del marzo 2005 impone a tutte le amministrazioni di destinare “l’8% degli oneri di urbanizzazione secondaria, per attrezzature di interesse religioso” come chiese, oratori, case parrocchiali. “La Curia beneficia di una serie di contributi che il Comune di Bergamo deve destinare a fondo perduto per opere di ristrutturazione – spiega l’assessore alle’Edilizia privata Tommaso D’Aloia – quest’anno abbiamo scelto le chiese di Sant’Alessandro della Croce, San Pio X a Celadina e Santa Teresa di Lisieux in Conca Fiorita”.

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