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Il mistero

Investimento fantasma, il giallo è già risolto L’investito è un 15enne

L’arcano è stato risolto nel tardo pomeriggio di mercoledì quando la polizia ferroviaria, tra le prime squadre ad intervenire sul posto dopo l’allarme lanciato dal macchinista, ha effettuato una ricerca nei vari ospedali della Bergamasca.

Il macchinista del treno se l’è trovato davanti all’ultimo, come fosse un fantasma, ed ha subito azionato il freno d’emergenza. Una volta fermato il convoglio, però, è sceso e non ha trovato nessuna traccia dell’uomo che sarebbe finito sotto le rotaie.

Il tutto è avvenuto ieri mattina, intorno alle 9, nei pressi di Ponte San Pietro. Il macchinista del treno proveniente da Paderno e diretto alla stazione di Bergamo ha potuto fare ben poco quando ha visto quella sagoma sui binari: stando alle prime sue ricostruzioni, ha subito azionato il freno d’emergenza ma non ha potuto fare nulla per evitare l’impatto.

Quando il treno s’è fermato nei pressi di Ponte San Pietro, un chilometro dopo il punto dell’impatto, è sceso dal convoglio mentre dava l’allarme. Ma, una volta ripercorso tutto il tratto di massicciata che costeggia la Briantea, non ha trovato nessuna traccia del corpo. L’arcano, però, è stato risolto nel tardo pomeriggio di ieri quando la polizia ferroviaria, tra le prime squadre ad intervenire sul posto dopo l’allarme lanciato dal macchinista, ha effettuato una ricerca nei vari ospedali della Bergamasca: così si è scoperto che l’investito era un 15enne uscito con il padre per una passeggiata nei campi fra Ponte San Pietro e Terno d’Isola.

Si tratta di un ragazzo di 15 anni che ora ha una spalla e una gamba rotta. E stato il papà a raccoglierlo, ferito, e a portarlo al pronto soccorso dei Riunti di Bergamo: il 15enne non è in pericolo di vita, ma probabilmente dovrà essere sottoposto a una operazione chirurgica.

Sulla motrice del treno erano stati trovati schizzi di sangue ma, nonostante le tante forze messe sul campo, del corpo nessuna traccia. Questo aveva alimentato il mistero di quello che è stato ribattezzato per tutto il pomeriggio di ieri “l’investimento fantasma”.

Il locomotore, viste le tracce di sangue trovate, era persino stato sganciato dal resto del treno e inviato a Milano per ulteriori accertamenti della polizia scientifica. E’ toccato a questi esami specifici stabilire che quelle tracce appartenevano ad una persona investita e non a un animale; pista, quest’ultima, mai esclusa dagli inquirenti che stavano lavorando sullo strano caso.

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