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Curno

Multa di 102 euro per una bestemmia

Auto fermata in piena notte dalla polizia stradale: alla guida donna alticcia. Il fidanzato, passeggero, sottoposto al test: oltre il limite anche lui. Inizia ad imprecare. Sanzione amministrativa. Un tempo prevista dal codice penale.

Il codice penale, nella sua versione del 1930, spiegava che "chiunque bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità o Simboli o le Persone venerate nella religione dello Stato, è punito con un’ammenda  da lire ventimila a lire seicentomila". Era l’articolo 724 del codice Rocco. Oggi la bestemmia non è più prevista nel codice penale, ma può comportare comunque una multa. E che multa. Ne sa qualcosa un trentaduenne di Ponteranica che nella notte tra sabato e domenica si è lasciato andare ad una serie di imprecazioni, una in fila all’altra, di fronte agli agenti della polizia stradale di Bergamo. Per lui è scattata la sanzione di 102 euro, il minimo previsto per una bestemmia, che può essere punita anche con 300 euro.

Erano circa le tre di notte quando la Polstrada, a Curno sulla Briantea, ha fermato un’auto guidata da una donna. La conducente aveva un tasso alcolico di 0,8 grammi per litro. La patente le è stata ritirata. Per capire se la vettura poteva proseguire in direzione di Bergamo gli agenti della polizia stradale hanno sottoposto al test anche il fidanzato della conducente, che era sul sedile anteriore del passeggero. 0,78 grammi per litro di sangue anche per lui. La coppia ha quindi chiamato un amico, per un recupero improvvisato in piena notte.

Nell’attesa però, il trentaduenne di Ponteranica ha dato il via ad una lunga trafila di bestemmie. Gli agenti non hanno avuto altra scelta: è scattato il verbale contro le imprecazioni.

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