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Il cardinale a bergamo

Un duetto invece del duello, l’amore secondo Ravasi fotogallery

Parte col piede giusto "Molte fedi sotto lo stesso cielo", l'iniziativa delle Acli: il biblista e teologo cita Flaiano e parla dell'amore, per Dio e per l'altro.

C’è spazio anche per Ennio Flaiano, l’anticlericale feroce e agnostico giornalista, scrittore, sceneggiatore, nella giornata del debutto della quarta edizione di "Molte fedi sotto lo stesso cielo", nella basilica di santa Maria Maggiore. Un debutto tutto all’insegna dell’altro, del confronto delle identità, del dialogo, anzi dell’amore per l’altro. Protagonista della lectio magistralis un habitué delle Acli di Bergamo, il cardinale, biblista e teologo Gianfranco Ravasi (nella foto di Marco Zeno) che ha individuato i quattro punti cardinali dell’amore: le parole dell’amore, i numeri dell’amore, l’antropologia dell’amore e la teologia dell’amore. Quattro punti cardinali che convergono su un concetto tanto ovvio e necessario quanto difficile e incompreso: il rispetto, l’accoglienza il confronto con quello che è altro da me. "Il duetto al posto del duello, un duetto non cancella le differenze anzi esalta ogni identità senza sopraffazione". Ed è questo l’amore in senso lato ma anche concreto perché "se non ami il fratello non puoi amare Dio". Proprio in questa logica si inserisce Flaiano, Flaiano padre di una ragazza mentalmente disturbata: "Quando morì – racconta Ravasi – trovarono nelle sue carte una bozza, forse di libro o forse di sceneggiatura. Era il ritorno di Cristo sulla Terra ai giorni nostri. Gesù assediato dalla folla di malati che gli chiedono la guarigione. Lui agisce, ma si sente un po’ oppresso. Finalmente trova un momento di pace e s’incammina solo soletto. Incontra un padre con la figlia malata, tende le mani, è pronto a guarirla, ma il padre lo ferma e gli dice: ‘Non guarirla, amala’. Ecco, commenta il Cristo, quest’uomo mi ha chiesto ciò che voglio dare".
Intrigante inizio dell’iniziativa che quest’anno propone una settantina di incontri all’insegna del motto "Ama il prossimo tuo perché è te stesso", come hanno spiegato il promotore Daniele Rocchetti e la presidente delle Acli Rosa Gelsomino. Si ricomincia già mercoledì 21 al Seminario e non al teatro Sociale come previsto) con Giorgio Fornoni e Dominique Lapierre: "Tutti possono cambiare il mondo".

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