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Il caso

Claudia Manzoni, morta in moto Truffa ai genitori dopo i funerali utilizzando proprio il suo nome

Al dolore di parenti e amici si ?? aggiunta la subdola iniziativa di uno sconosciuto, che ha inviato una raccomandata fasulla alla ragazza scomparsa per sottrarre 74 euro alla famiglia.

Uno di quei casi in cui piacerebbe sapere che volto ha il truffatore, con quale coraggio si è mosso. Qualcuno ha truffato, pochi giorni dopo i funerali, i genitori di Claudia Manzoni, 27 anni, la giovane e conosciuta barista di Valtesse (con un locale alla Tribulina di Scanzo), super appassionata di motocicletta e di Valentino Rossi.
La truffa è stata consumata proprio speculando sul nome di Claudia, come segnala in un articolo di oggi Piero Vailati su L’Eco di Bergamo. Un brutto modo di aggiungere dolore al dolore, di aggiungere il raggiro a giorni pieni di lacrime. Nei giorni successivi ai funerali  a casa della famiglia Manzoni è arrivata una raccomandata intestata a Claudia, come raccontano i genitori. Per ritirarla bisognava pagare 74,5 euro.
I genitori hanno versato i soldi e ritirato la raccomandata, convinti che si trattasse di un recente acquisto di Claudia, forse per una partita dell’Atalanta, per un motomondiale o per un concerto. Ma una volta aperta la busta all’interno non c’era proprio nulla, solo alcuni pezzi di carta.
Truffa di poco conto in termini economici. Già, ma truffa "bestiale" se si pensa ai giorni e alle circostanze in cui qualcuno l’ha progettata, sapendo che avrebbe inferto un’altra ferita  

 

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